Dettagli Recensione
Il triangolo no, non l’avevo desiderato
Mi è davvero difficile scrivere un commento a questo testo perché, nel tentativo di chiamare a raccolta le mie sensazioni ed emozioni di lettore, mi rendo conto di non trovarle. Trovo un aggettivo: cerebrale.
Il tema non è, come potrebbe sembrare inizialmente, un triangolo amoroso, quanto più un’argomentazione delle effettive possibilità di amare in un contesto in cui la vera conoscenza di sé e degli altri sembra preclusa e in cui i legami sono divenuti precari e instabili. Il matrimonio non è più il coronamento dell’amore come per le eroine dell’Ottocento inglese. Come è possibile allora scrivere un romanzo d’amore? Eugenides costruisce di fatto un romanzo di “scomposizione dell’amore”.
Tre protagonisti. Tre voci. Tre rappresentazioni della cultura universitaria statunitense dei primi anni Ottanta: l’arte e il fascino dei grandi classici, la logica dissacrante dello strutturalismo e della semiotica, la spiritualità della teologia. Tre incarnazioni diverse dell'americano medio: la ragazza che sacrifica le possibilità di carriera sull’altare di un matrimonio precoce, il ragazzo geniale cresciuto in un contesto familiare nocivo che deve convivere con le proprie manie depressive e il ragazzo timido, sempre in ombra, che cerca nella religione la sublimazione di sé. Tre fragilità che cercano inutilmente nell’altro la propria salvezza.
I personaggi vengono denudati, pezzo dopo pezzo, pagina dopo pagina, in una narrazione complessa che procede lentamente tra spazi e tempi diversi. Il tutto infarcito con innumerevoli citazioni e riferimenti filosofici, a tratti anche difficili da seguire per i non addetti ai lavori, come me. Non si può dire che il libro sia mal scritto o che l’autore non abbia cercato di addentrarsi nelle profondità interiori dei protagonisti, e magari sono io a non avere tutti gli strumenti per capirlo o apprezzarlo fino in fondo, ma la sensazione complessiva è che questo discorso sull’amore non prenda vita dalla forza emotiva del racconto ma sia frutto di scelte di testa, di una volontà autorale che si impone sulla storia stessa. Per questo mi trovo a non consigliarlo.
Indicazioni utili
Commenti
8 risultati - visualizzati 1 - 8 |
Ordina
|
Il romanzo non mi ha convinto come il precedente Middlesex, ma è un bellissimo complimento essere riuscita a suscitare la vostra curiosità!
Ciao! :-)
bel commento. Io questo libro l'ho letto e invece l'ho trovato molto piacevole, non è scontato e a suo modo è complesso nel spiegare i vari volti dell'amore. é un libro diverso dai soliti romanzi e lo stile di Eugenides è davvero unico. Anch'io ho preferito Middlesex ma anche questo non è male!
8 risultati - visualizzati 1 - 8 |