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Irriverente, esilarante e spesso sacrilego in una
Irriverente, esilarante e spesso sacrilego, in una parola Palahniuk. L’autore riconferma a pieno il suo stile dimostrando ancora una volta una straordinaria capacità di scrittura a fronte delle tematiche, delle situazioni surreali e di un plot tutt’altro che scontato.
Non è necessario che abbia letto altri libri di Palahniuk perché il lettore sia calato senza troppo disagio in un universo narrativo fatto di parolacce, linguaggio osceno e situazioni che rasentano la pornografia. È un codice studiato a tavolino e il lettore (annoiato e maliziosetto che c'è in ognuno) non può che farlo proprio perché lo scrittore è così forte da riuscire a rispettarne la coerenza sempre. Il punto di vista assunto è quello del protagonista della storia , il sessodipendente Victor e le zone d'ombra create da questa mimesi potrebbero suggerire qualche falla nella trama ma abbiate fiducia, non mancherà il colpo di coda che farà quadrare i conti.
È un libro che si legge con un sorrisino scemo sulle labbra che con facilità potrebbe trasformarsi in una sonora risata; non per questo manca lo spazio per la riflessione; al contrario Soffocare è intriso di messaggi importanti, di moniti alla messa in discussione di se stessi, alla ricerca del riscatto e dell'amor proprio perduti.
C’è da dire che le peculiarità di questa scrittura che in prima battuta ne costituiscono la forza alla lunga potrebbero stancare e l'entusiasmo che facilmente si prova a leggere per la prima volta questo autore potrebbe intiepidirsi.
Vi segnalo inoltre che esiste una trasposizione cinematografica del 2009 meno nota del più fortunato Fight Club.
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Dell'autore non ho mai letto nulla. Avverto qualcosa di respingente, tale per cui non provo alcuna attrazione per i suoi libri. La tua recensione rafforza questa mia percezione.