Dettagli Recensione
Cornice color zafferano
Questa non è una lettura facile. Per il mondo in cui è ambientata ed anche per il linguaggio caratteristico di cui è infarcita che, seppure sia presente un glossario, comporta comunque interruzioni nella lettura, interrompendone la fluidità. Non è un mondo semplice quello in cui la storia è ambientata. La cornice è la città di Bangalore e tutta la storia si muove nel ventre oscuro della città. Buoni i personaggi. Sia i buoni, sia, forse soprattutto, i cattivi. La trama è dominata da chi uccide e dai particolari connessi agli omicidi, come il filo dell’aquilone con polvere di vetro e l’orecchino di perla. Ottimo il sesto senso di un ispettore dall’indole ribelle ed ancora migliore il finale, in cui l’investigatore inesperto e l’enigmatico personaggio che ha dominato il libro fanno crescere la tensione in un modo direi inaspettato. Complice la cornice color zafferano della festa in cui si svolgono le ultime scene. Complice l’autrice che fin dalle prime pagine ci ha permesso di conoscere il vero volto dell’assassino ma è altrettanto brava a creare un finale con un’ottima suspence.