Dettagli Recensione

 
La famiglia Karnowski
 
La famiglia Karnowski 2015-11-30 14:13:01 Cristina72
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    30 Novembre, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

“Nessuno può sfuggire al proprio destino”

Ho letto il libro sulla scia delle recensioni positive ma soprattutto per il desiderio di confrontarlo con “La famiglia Moskat”, del fratello dello scrittore.
Dal confronto, diciamolo subito, esce vincente il secondo per intensità e spessore, ma anche “La famiglia Karnowski” ha qualcosa da dire, e la dice piuttosto bene.
La storia dell'Ebraismo in Occidente con le sue varie ramificazioni e le sue luci ed ombre è spiegata attraverso le vicende dei personaggi, parallelamente al fenomeno dell'antisemitismo, seguito nella sua drammatica ascesa in maniera volutamente asettica e senza indugiare nell'autocommiserazione.
La parola “nazista” non è mai pronunciata - si parla piuttosto di “uomini in stivali” - con l'intenzione, forse, di non contaminare pagine in cui si fa spesso riferimento alla dignità di testi sacri e filosofici, offesa e minacciata emblematicamente dai topi.
L'immagine stereotipata dell'ebreo ambulante con la bisaccia risulta essere, alla fine, universale e molto vicina a quella di qualsiasi essere umano (“Nessuno può sfuggire al proprio destino...”), grazie all'empatia che lo scrittore riesce ad instaurare tra personaggi e lettore.
Questo è, a mio avviso, il merito principale del romanzo, che ha per limite una certa frettolosità in alcuni passaggi, soprattutto negli ultimi capitoli, oltre al fatto di ingenerare un po' di confusione in chi legge col susseguirsi delle generazioni (inconveniente peraltro frequente nelle saghe familiari).
Notevole il finale, che resta impresso nella memoria con l'intensità e la grazia di un bel piano sequenza cinematografico.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

siti
30 Novembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Cristina, bello da conoscere comunque, vero?
Ciao Cristina.
Condivido la valutazione. La scrittura del fratello Premio Nobel è di levatura nettamente superiore. Questo libro mi pare un po' carico, con una prosa 'pesante'. Da quando l'ho letto, più ci penso più diminuisce il valore che gli attribuisco. Per i grandi libri succede l'inverso.
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
01 Dicembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Sì, Laura, anche se non è un capolavoro rivela particolari poco conosciuti dell'ebraismo.
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
01 Dicembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Esattamente, Emilio, ciò che resta di un romanzo a distanza di tempo è la cosa più importante.
I capolavori, per esempio, non si dimenticano.
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T