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Tutta colpa del cielo
Questo libro va letto come fosse una favola. Dalle note sull'autore apprendo che per scriverlo si è preparato frequentando un centro che si occupa di bambini abbandonati ed ha interagito con degli educatori. Ciononostante trovo poco credibile il contenuto del romanzo.
Se però lo prendiamo come un racconto di fantasia lo trovo simpatico, rilassante e perchè no un'iniezione di ottimismo.
Icaro, chiamato zucchina dalla madre, nove anni, ma molto più ingenuo di quanto vorrebbe la sua età, spara e uccide la madre. Nelle sue intenzioni avrebbe voluto uccidere il cielo, che la genitrice accusa di essere il resposabile delle loro disgrazie. Del tutto inconsapevole della gravità del suo gesto, per il quale non mostrerà mai un grande dispiacere, viene condotto in una casa di accoglienza. Alle Fontane ci troviamo in una sorta di mondo parallelo. Educatori precisi ed attenti, bambini provenienti da esprienze drammatiche, ma rimasti comunque innocenti e puri. A volte saggi tanto da dire "gli adulti, a volte, dicono cose stupide perchè la paura gli divora il cuore". Altre volte ingenui fino all'imposibile. Sempre solidali l'uno con l'altro, sempre con la speranza che le cose si possano aggiustare.
Mi ripeto se prendiamo questo libro solo come una fiaba è un volume piacevole da scorrere, con delle pagine divertenti, altre commoventi e un contagioso senso dell'ottimismo. Scritto con uno stile fluito e ricorrendo a capitoli brevi la lettura è molto semplice e rapida. Se vogliamo riflettere un pò di più sui temi trattati, invece, sono certamente affrontati con leggerezza e con scarso realismo.