Dettagli Recensione
Libro discreto, ma..
Un uomo che soffre di insonnia, cerca di inventarsi una storia che gli permetta di trascorrere le ore che lo dividono dal mattino dopo.
Così crea un personaggio immaginario che si risveglia in mezzo a guerra civile in America, senza ricordarsi nulla di come possa esserci finito e che ha il compito di uccidere chi ha creato la storia.
La notte gli permette di fare un bilancio della sua vita, i figli e i nipoti che ha avuto, le vite incasinate di ognuno, che si intrecciano con la sua.
La tristezza infinita di sentirsi solo, il buio come momento di riflessione e di incertezza sulla vita futura.
Tutto cessa alle prime luci dell’alba, come un sogno.
Chissà perché, mi ha fatto pensare ai bambini che si creano gli amici immaginari... e che ti aiutano a passare i momenti bui.
L’unica cosa che mi lascia perplessa del libro, è lo strano finale, quasi mozzato. Della storia inventata e del personaggio immaginario, non rimane traccia ritornando, come dopo un brusco risveglio, alla realtà di tutti i giorni.
Romanzo discreto, forse poteva essere sviluppato diversamente..