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Ascoltazione
Talvolta leggere prevede, solo, il sollievo di una favola bella.
Julia cerca i segreti del defunto padre, in viaggio dagli Stati Uniti fin nel cuore di Kalaw, tra le montagne della Birmania. Indietro nella storia, avanti nella scoperta di senso e sensuale, del proprio essere al mondo.
E’ il romanzo dell’apprendere ad auscultare attraverso la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto. Fino a sentire l’altro essere e a reggerne il respiro, al di là della presenza. Sendker è un giornalista cinquantenne tedesco al quale auguro, dopo le traduzioni in numerose lingue, che il romanzo torni a sé, torni, gioioso, a ritrovare il suo autore.
. Un lungo silenzio, poi continuò: .
p.122
Aspettava, ma senza essere inquieta. Aspettare non le dava fastidio. Aveva imparato presto che per una persona che non può camminare e che dipende dall’aiuto degli altri aspettare è naturale. La pazienza era per lei una cosa ovvia, e si meravigliava delle persone che avevano sempre fretta.
L’attesa apparteneva al suo ritmo di vita in maniera così profonda, che Mi Mi quasi si dispiaceva ogni volta che un suo desiderio veniva esaudito troppo velocemente. Il tempo dell’attesa era fatto di momenti, di minuti o anche di ore di pace, attimi di sospensione, in cui in genere era sola con se stessa. E lei aveva bisogno di quelle pause per prepararsi a qualcosa di nuovo, a un cambiamento.
p.163-164