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La compagna di viaggio
Intensa e breve è la storia di Sumire e di My? raccontata da un giovane senza nome, innamorato di Sumire che, a sua volta, è innamorata di My?.
Un romanzo di percorsi interni e di viaggi, di confessioni scritte, di sogni urgenti e profetici, di volti cercati e persi. La vera protagonista è la strada: essa viene incontro, si svela, convince, distrae, si perde e ci ritrova. Sullo sfondo il mondo solitario e ricco di presenze di Jack Kerouac.
“Così continuiamo a vivere la nostra vita, pensai. Segnati da perdite profonde e definitive, derubati delle cose per noi più preziose, trasformati in persone diverse che di sé conservano solo lo strato esterno della pelle; tuttavia, silenziosamente, continuiamo a vivere. Allungando le mani, riusciamo a prenderci la quantità di tempo che ci è assegnata, e poi la guardiamo mentre indietreggia alle nostre spalle. A volte, nel ripetersi dei gesti quotidiani, sappiamo farlo anche con destrezza.” p.212
Chi legge non sorride della fatica di un solito menage a trois, ma ha il privilegio di sperimentarsi come compagno/a di viaggio, come prossimo, come vicino di luce e di ombra.
“Tu sai cosa significa in russo? E’ quello che in inglese si direbbe travelling companion. Compagno di viaggio. L’ho scoperto recentemente, consultando un dizionario.” p. 102
L’invito è a scoprire la propria dimensione di compagno/a di strada, irrinunciabile. Ogni persona svolge, più o meno consapevolmente, il ruolo di : eletta e condannata alla strada da percorrere, per presenza e per assenza, assieme.