Dettagli Recensione
Arte e vita
La comparsa è un bel libro; l'idea di fondo di una donna rapita alla vita dalla musica è bella ma avendo letto altri romanzi dell'autore in passato direi che questo è meno intenso, forse più tenero ma tutto sommato la sensazione è che manchi qualcosa. L'inizio è piuttosto fiacco anche se con lampi di dolcezza: Noga, la protagonista, arpista di professione, viene chiamata a Gerusalemme dal fratello per tenere occupata la casa della madre che deve fare un periodo di prova in una casa di riposo di un'altra città . Noga deve quindi lasciare gli impegni di lavoro per fare la comparsa nella vita della sua famiglia. Farà anche provvisoriamente la comparsa per mantenersi anche se non ne avrebbe una vera necessità per cui l'occupazione sembra più che altro simbolica. Nella casa della madre fanno incursioni due bambini, due piccoli teppisti fanatici con i boccoli e una gran voglia di guardare documentari alla TV (per loro proibita). L'idea dei bambini è tenera e tesse un filo con il rifiuto di Noga di dare un figlio all'ex marito. Con la comparsa sulla scena dell'ex marito la storia si fa un po' più interessante anche se la spiegazione dello strano rapporto tra i due non raggiunge l'intensità e la profondità che mi aspettavo dall'autore. Invece è molto bella la terza parte, quella in cui Noga torna all'arte. La descrizione del rapporto di Noga con l'arpa e con la musica rappresenta l'apice del romanzo. Soprattutto la descrizione del duetto tra arpe nella mer è bellissimo.
Sembra in questo romanzo di Yehoshua che l'arte abbia la meglio sulla vita nella mente dell'autore ma nel momento in cui si allontana dalla vita fa un passo indietro anche dai suoi lettori. La comparsa, questa donna bella e sfuggente, lontana dalla vita e forse anche dalla musica (l'arpa ha un piccolo ruolo nella maggior parte dei brani) che poteva essere una figura evocativa e profonda resta abbastanza lontana come "la stella" ( si fa per dire) Venere di cui porta il nome.
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Commenti
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La tua bella recensione mi conferma nella mia impressione che i libri dell'autore siano caratterizzati da alti e bassi, quasi non fosse capace di mantenere un costante livello letterario. Fa eccezione "Ritorno dall'India" dove la leggibilità si mantiene sempre ad un buon livello. Si tratta comunque di uno scrittore interessante.