Dettagli Recensione
Amarcord durante la guerra
Il romanzo è molto particolare, e lo scrittore ha una vena felliniana. Mios il protagonista è un ragazzo semplice, molto semplice, di una semplicità che sembra patologica. Del resto ha assistito alla teatrale decapitazione del nonno la cui testa è rimasta infilata nei cingoli di un carro armato. Milos lavora in una stazioncina della Boemia dove passano vari treni tra cui quelli strettamente sorvegliati dei tedeschi. Nella stazioncina girano donne misteriose che cercano il capotreno Hubicka, grande amatore. Le donne sono descritte in modo felliniano e simbolico: rappresentano la vita, la pace, la voglia di vivere, di ridere e di godere della vita in un modo che non ha niente di sensuale ma che assomiglia al desiderio infantile del seno di una madre. Milos vede quelle donne formose nelle nuvole in cielo che ricordano con la loro morbidezza culi, tette e cosce femminili. In particolare resta impresso al lettore il culo della telegrafista su cui Hubicka ha impresso il timbro della stazione. Il ragazzino Milos trova anche lui la donna esperta, dal nome simbolico, Victoria Free con cui avere la sua prima esperienza sessuale poco prima di mettere" la cosina" in uno dei treni strettamente sorvegliati dai tedeschi. Si capisce che la cosina è stata messa anche in passato da "qualcuno" e la cosina è una bomba. Le immagini felliniane si mescolano alla fine a immagini di morte, di guerra, e a un più serio desiderio di libertà e di vittoria.
E' un tipo di romanzo e di linguaggio che a me non piace particolarmente ma potrebbe risultare molto interessante per qualche lettore con una sensibilità diversa dalla mia. Esce dai canoni del romanzo e si avvicina alla poesia. Comunque, lo stile è insolito e originale.