Dettagli Recensione

 
Biografia della fame
 
Biografia della fame 2015-09-28 12:55:43 lapis
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
lapis Opinione inserita da lapis    28 Settembre, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Fame famelica

“La fame è volere. E’ un desiderio più grande del desiderio. Non è la volontà, che è forza. Non è neanche debolezza, perché la fame non conosce passività. L’affamato è qualcuno che cerca”.

E Amélie è in continua ricerca, ha fame.
Fame di piacere. Di zucchero e cioccolato, cortocircuito di piacere quasi mistico.
Fame di ebbrezza. Di alcool, infuocato e forte stordimento. Di esperienze.
Fame di abbondanza. Di acqua, miracolo d’infinito.
E poi fame del nulla. Di un’anoressia razionalmente voluta e portata fino al limite dell’agonia e della morte.
E fame d’amore. Di persone ammirate, sedotte, cercate.
E ancor più fame di letture. Di storie, astuzie narrative da assaporare. Di parole, le più belle, le più preziose, le più sublimi.

Avevo letto un romanzo di questa scrittrice diversi anni fa e sinceramente non mi aveva conquistato del tutto. Ne avevo sì apprezzato l’originalità rocambolesca, divertente e un po’ folle ma non ero riuscita a percepire la profondità del contenuto e le emozioni nascoste tra le righe brillanti. Con la sensazione di non essere in grado di capirla, non avevo letto più nulla. Ecco invece che nella libreria spunta fuori questo libro, comprato secoli fa per regalarlo ad un’amica, sua fan, e mai donato. Perché non riprovare con un romanzo diverso, non con una favola, strepitosa ma magari “fredda”, ma con un’autobiografia?

Ovviamente Biografia della fame non è un’autobiografia classica e non lascia mai capire quanta parte degli episodi di cui narra sia frutto di umorismo e fantasia, ma non importa. Tra le note surreali, ironiche e spiazzanti che rimandano ad Amélie Nothomb, ci permette a tratti di scorgere qualcosa di Amélie. E vediamo Amélie bambina nomade tra terre esotiche, intelligente e speciale, che a tredici anni ha collezionato più esperienze, paesi e storie di quanti molti ne mettano insieme in un’intera vita. Ma anche Amélie spaesata, sradicata, sempre all’eccesso nelle gioie come nelle malinconie. Insaziabile nella sua ricerca febbrile. E la scrittura come unico approdo.

A trovare un difetto, il romanzo, seppur breve, non riesce a mantenere costante la stessa intensità e gli ultimi capitoli mi sono parsi un po’ frettolosi, ma è comunque una lettura speciale perché dalle righe emergono emozioni vere, di piacere e di dolore, di vuoti incolmabili.

E si capisce che la via per l’unicità passa sempre da una fame famelica.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera