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Mattatoio n. 5

Narrativa straniera » Romanzi

Mattatoio n. 5 2015-09-26 22:30:39 martaquick

Voto medio		3.3
Stile		2.0
Contenuto		5.0
Piacevolezza		3.0

Opinione inserita da martaquick 27 Settembre, 2015
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Billy Pilgrim e Dresda

Era da tanto tempo che avevo Mattatoio n5 sulla scrivania e non riuscivo mai a decidermi ad iniziarlo. Forse già questo era un segno perchè io questo libro non l'ho amato molto. Ho fatto fatica a leggerlo nonostante i temi forti e profondi e il racconto della tragedia di Dresda narrato in questo modo quasi superficiale a me non ha convinto.
Billy Pilgrim viaggia nel tempo e si rivede nelle varie fasi della sua vita e così viene raccontata la storia, un modo geniale per rivivere i fatti. Mi piace anche il modo un po' tragi-comico con cui si racconta delle vicende più sfortunate del protagonista ma nell'insieme la lettura per me non è stata delle più piacevoli.
Il rapimento da parte degli extraterrestri per portarlo in uno zoo a Tralfamadore non ho capito a che scopo è stato inserito anche se il messaggio sul valore effimero dell'esistenza mi è rimasto.
Tutto questo a mio modesto parere, rimane sempre un grande scrittore, so che ha avuto vari riconoscimenti per questo libro e Dresda e la guerra rimangono importanti fatti storici che bisogna raccontare.

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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4

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Inviato da Mario Inisi
27 Settembre, 2015

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Credo che il viaggio nel tempo e il registro tragi-comico siano stati degli espedienti per toccare una storia ma non troppo e non troppo a lungo come quando ti avvicini a un materiale per te incandescente. A me ha dato questa sensazione. L'autore stesso dice che da tempo voleva parlare di Dresda ma non ci riusciva. Non credo che certi ricordi siano rispolverabili facilmente. Mio padre ha fatto la campagna di Russia ma non mi ha mai raccontato una parola se non che per strada c'erano le mucche che non mungeva nessuno e che loro avevano le scarpe di cartone. E che quando è stato richiamato per una specie di miracolo a casa il poveraccio che ha preso il suo posto è morto il giorno stesso.

Inviato da Emilio Berra TO
27 Settembre, 2015

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Ciao.
Il tuo commento mi è giunto chiaramente. Comprendo il tuo piccolo imbarazzo nel valutare non positivamente
un autore noto e forse ben accolto dai critici. Io però mi pongo abbastanza come te verso un libro, per cui dalle tue indicazioni (sì/no) scelgo il no.

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Inviato da martaquick
28 Settembre, 2015

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Ciao Mario,
credo anche io che non sia facile raccontare esperienze di guerra, anche io ho mia nonna che mi ha sempre detto soltanto che ogni giorno che passavano gli aerei e la terra tremava lei sperava sempre che non mollassero giù qualche bomba. Già questo è spaventoso. Quando si parla della guerra è sempre un tema delicato e lo capisco e non mi permetto di giudicare questo autore che l'ha vissuta anzi ha tutto il mio rispetto ma in ogni caso questo libro non mi è piaciuto purtroppo. Mi rattrista quando un libro famoso non mi piace forse sono io che non ci capisco molto! :-)

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Inviato da martaquick
28 Settembre, 2015

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Ciao Emilio,
grazie mille. Hai colto il senso della mia recensione. Io comunque mi sento di consigliare a tutti la lettura anche se a me non è piaciuto perchè ognuno ha la propria opinione!

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