Dettagli Recensione
Abbie
Nicholas Evans è lo scrittore delle emozioni, ma anche delle tragedie. In questo romanzo, si parte con una tecnica narrativa speciale, ossia si sa fin da subito come andrà a finire per la protagonista Abbie e poi si procede a ritroso, raccontandone la vita e i sentimenti delusi che hanno fatto spezzare il suo cielo.
QUANDO IL CIELO SI DIVIDE inizia con un omicidio: sotto il ghiaccio che copre un lago nel Montana appare il volto di una ragazza assassinata.
Il nome della ragazza è Abbie, una giovane, bella e intelligente, figlia di una ricca coppia della borghesia di New York. La sua vita, lo scopre presto il lettore, è cambiata drasticamente e si è orientata verso la sua drammatica fine quando è fuggita da casa per unirsi a un gruppo di ecoterroristi, responsabili di una serie di attentati e dell'uccisione del dirigente di una compagnia petrolifera.
I genitori di Abbie hanno il difficile compito di dover riconoscere il corpo della figlia, ma sentono anche la colpa di averne causato la fuga, conseguente alla loro separazione. Sì, perché Abbie non aveva accettato che i suoi genitori si fossero lasciati. Il padre era andato a vivere con un'altra donna. Il suo contesto familiare era crollato e con esso tutte le certezze di Abbie.
È un romanzo drammatico di una tristezza infinita, nonostante abbia il ritmo crescente di suspense, proprio di un thriller. Ma i misteri sono due e si intrecciano. Da una parte, c'è l'orribile morte di Abbie, mentre dall'altra c'è la fine improvvisa dell'amore dei suoi genitori. Un grande mistero c'è anche quando un amore finisce e Nicholas Evans è bravo a parlarne in modo sensibilmente toccante.
Nonostante la storia sia interessante, la narrazione non sempre è avvincente e coinvolgente. Nicholas Evans ha scritto storie migliori. Molto spesso si dilunga in ragionamenti e sentimenti che rendono poco scorrevoli le dinamiche della narrazione.