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Piu' sepolta del gigante
Diversi secoli or sono, sul suolo verdeggiante di Gran Bretagna dove il mitico Re Artu’ porto’ la pace tra bretoni e sassoni e dove la tranquillita’ perdura, nella buia stanza gli anziani sposi Axl e Beatrice si muovono nell’ombra, privati di quell’unica candela che portava un poco di luce in quella triste dimora. Eppure la forza del loro amore va ben oltre le difficolta’ di ogni giorno, va ben oltre l’eta’, va ben oltre la memoria che da tempo vacilla e li priva del tempo trascorso. Resta qualche briciola a tratteggiare il profilo di un figlio lontano, una minuscola speranza che li spinge a partire alla ricerca del loro ragazzo.
Nel lungo cammino l’avventura si arricchira’ di nuovi personaggi e guerrieri, folletti, draghi e orchi , uomini e donne le cui menti sono appannate da un morbo misterioso che ruba i ricordi e culla la vita in un oblio eterno.
Procede il tragitto e incalzano le domande, puo’ essere la pace l’effetto della mancanza di memoria ? Possono i popoli debellare la guerra dimenticandosi chi sono i nemici ? Possono due coniugi felici scordare di amarsi?
Un poco mitologica ed un poco fantasy, questa nuova pubblicazione dell’autore giapponese esordisce in maniera accattivante, promettente l'inizio intriso di mistero e curiosita’ che trattengono come resina sulle pagine. Buona l’idea e sensata la spiegazione, tali elementi non bastano quando la penna rallenta e non riparte, collassa in una depressione narrativa rinvigorita ogni tanto da qualche colpo di scena o nuovo attore, ma il corpo della narrazione e’ troppo pesante per esserne rianimato. Cavillosa la tecnica che inizia i capitoli in un luogo non specificato del racconto, spiegato poi in lunghi monologhi di flashback quando ormai si temeva la foschia fosse scesa anche su di noi, rubandoci l’attenzione ed il senno.
Amo la narrativa giapponese e la sua peculiare andatura non mi crea problemi normalmente, ma e’ per me essenziale che le atmosfere nipponiche emergano, anche solo sussurrate, nel testo. "Il gigante sepolto" esula completamente da tale clima ma ho voluto ugualmente cimentarmi nella lettura dell'Ishiguro che gia’ in precedenza mi aveva delusa, concedendomi un ulteriore tentativo.
Ebbene questa nuova fatica mi porta ad un risultato mortificante , sconsiglio il libro a chi gia’ non si era trovato in sintonia con l’autore. Diversamente il lettore che ama il suo tratto potrebbe anche apprezzarlo, non saprei.
Commenti
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Attendevo con curiosità la pubblicazione di questo nuovo libro. Ora però le tue impressioni mi rendono più cauto.
Per curiosita' ieri sono andata a leggere i circa 700 commenti su Amazon nella versione inglese del romanzo, un buon 60 per cento lo trova eccellente, il restante 40 passa da tre a una stella, considerandolo confusionario e noioso, come pure io lo ritengo.
Estimatori dell'Ishiguro a cui non e' piaciuto parlano di "un brutto libro di un eccellente autore" .
Mi aveva incuriosito un articolo che avevo letto non so quando, dove si diceva che la prima stesura parziale del libro risalisse a una decina di anni fa, interrotta e lasciata da parte da Ishiguro prche' la moglie lo trovava un lavoro da riscrivere... Lo avra' anche riscritto, ma a me proprio non e' piaciuto.
:-)
Ho trovato l'articolo :
http://archiviostorico.corriere.it/2014/ottobre/06/Kazuo_Ishiguro_stroncato_dalla_moglie_co_0_20141006_31f672ae-4d1a-11e4-90a9-d9dfcf4f50d3.shtml
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