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Il gigante sepolto
 
Il gigante sepolto 2015-09-17 17:46:40 C.U.B.
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
1.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    17 Settembre, 2015
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Piu' sepolta del gigante

Diversi secoli or sono, sul suolo verdeggiante di Gran Bretagna dove il mitico Re Artu’ porto’ la pace tra bretoni e sassoni e dove la tranquillita’ perdura, nella buia stanza gli anziani sposi Axl e Beatrice si muovono nell’ombra, privati di quell’unica candela che portava un poco di luce in quella triste dimora. Eppure la forza del loro amore va ben oltre le difficolta’ di ogni giorno, va ben oltre l’eta’, va ben oltre la memoria che da tempo vacilla e li priva del tempo trascorso. Resta qualche briciola a tratteggiare il profilo di un figlio  lontano, una minuscola speranza che li spinge a partire alla ricerca del loro ragazzo.
Nel lungo cammino l’avventura si arricchira’ di nuovi personaggi e guerrieri, folletti, draghi e orchi , uomini e donne le cui menti  sono  appannate da un morbo misterioso che ruba i ricordi e culla la vita in un oblio eterno.
Procede il tragitto e incalzano le domande, puo’ essere la pace l’effetto della mancanza di memoria ? Possono i popoli debellare la guerra dimenticandosi chi sono i nemici ? Possono due coniugi felici scordare di amarsi?

Un poco mitologica ed un poco fantasy, questa nuova pubblicazione dell’autore giapponese esordisce  in maniera accattivante, promettente l'inizio  intriso di mistero e curiosita’ che trattengono come resina sulle pagine. Buona l’idea e sensata la spiegazione, tali elementi  non bastano quando la penna rallenta e non riparte, collassa in una depressione narrativa rinvigorita ogni tanto da qualche colpo di scena o nuovo attore, ma il corpo della narrazione e’ troppo pesante per esserne rianimato. Cavillosa la tecnica che inizia i capitoli in un luogo non specificato del racconto, spiegato poi in lunghi monologhi di flashback quando ormai si temeva la foschia fosse scesa anche su di noi, rubandoci l’attenzione ed il senno.
Amo la narrativa giapponese e la sua peculiare andatura non mi crea problemi normalmente, ma e’ per me essenziale che le atmosfere nipponiche emergano, anche solo sussurrate, nel testo. "Il  gigante sepolto" esula completamente da tale clima ma ho voluto ugualmente cimentarmi nella lettura dell'Ishiguro che gia’ in precedenza mi aveva delusa, concedendomi un ulteriore tentativo.
Ebbene questa nuova fatica mi porta ad un risultato mortificante ,  sconsiglio il libro a chi gia’ non si era trovato in  sintonia con l’autore. Diversamente il lettore che ama  il suo tratto potrebbe anche apprezzarlo, non saprei. 
 
 

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Commenti

9 risultati - visualizzati 1 - 9
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che genere strano, complicato direi...
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Mario Inisi
18 Settembre, 2015
Ultimo aggiornamento:
18 Settembre, 2015
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A me gli altri Ishiguro erano piaciuti tutti, in particolare Quel che resta del giorno. Ishiguro è molto più inglese che giapponese. Ma gli altri suoi romanzi ti erano piaciuti?
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C.U.B.
18 Settembre, 2015
Ultimo aggiornamento:
18 Settembre, 2015
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Ciao Mario, se ami il suo stile allora ti piacera' anche questo. Secondo me il suo ritmo e' giapponese, tutto il resto inglese. Quindi mi resta quella particolare lentezza nipponica ma i contenuti non mi entusiasmano e la somma dei due fattori mi mette in seria difficolta'.Però questo e' il mio personalissimo rapporto con l'autore... Di suo ho letto solo meta' NON LASCIARMI, Che ho abbandonato perche' mi era illeggibile, di una noia mortale. Essendo l'autore molto quotato da tanti ho voluto riprovare. Quanto mai ! Non lo reggo proprio, siamo incompatibili.
CUB, il tuo commento mi lascia perplesso. Dell'Autore ho amato moltissimo "Quel che resta del giorno", che considero forse il più bel romanzo della letteratura contemporanea. Certo c'è l'impronta giapponese ma quella inglese è molto più rilevante.
Attendevo con curiosità la pubblicazione di questo nuovo libro. Ora però le tue impressioni mi rendono più cauto.
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C.U.B.
18 Settembre, 2015
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Ciao Emilio, non ho letto quel titolo ma ricordi i bei commenti sul sito.
Per curiosita' ieri sono andata a leggere i circa 700 commenti su Amazon nella versione inglese del romanzo, un buon 60 per cento lo trova eccellente, il restante 40 passa da tre a una stella, considerandolo confusionario e noioso, come pure io lo ritengo.
Estimatori dell'Ishiguro a cui non e' piaciuto parlano di "un brutto libro di un eccellente autore" .
Mi aveva incuriosito un articolo che avevo letto non so quando, dove si diceva che la prima stesura parziale del libro risalisse a una decina di anni fa, interrotta e lasciata da parte da Ishiguro prche' la moglie lo trovava un lavoro da riscrivere... Lo avra' anche riscritto, ma a me proprio non e' piaciuto.
:-)




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Mario Inisi
18 Settembre, 2015
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Però, interessante! Pure uno scrittore del calibro di Ishiguro ha bisogno dei consigli della moglie!!!
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C.U.B.
18 Settembre, 2015
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Ahahahaha ! Mario ma scherzi ? Se la moglie non approva , non si pubblica.
Ho trovato l'articolo :

http://archiviostorico.corriere.it/2014/ottobre/06/Kazuo_Ishiguro_stroncato_dalla_moglie_co_0_20141006_31f672ae-4d1a-11e4-90a9-d9dfcf4f50d3.shtml
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
18 Settembre, 2015
Ultimo aggiornamento:
18 Settembre, 2015
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AH, però! Ho letto l'articolo. Peggio la moglie di Einaudi. Nel caso di Ishiguro, Giulio o chi per lui, l'avrebbe pubblicato lo stesso anche nella prima versione.
siti
18 Settembre, 2015
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Non lasciarmi da lasciare sicuramente ma Quel che resta del giorno di una poesia magistrale. Questo? Lo ignorerò alla grande.
9 risultati - visualizzati 1 - 9

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