Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Come Lady Oscar
“Non c’è nulla che valga la pena di essere vissuto se non è in primo luogo un’opera di fantasia, altrimenti il mare non sarebbe altro che acqua salata”
…
"Come quando ero da sola a rimirare qualcosa di molto bello-una luna piena sul tetto di casa, per esempio- e sentivo che la bellezza andava sprecata perché quello spettacolo mi sembrava bello, come minimo, per due."
Premesso che ho comprato e letto immediatamente il libro per un unico motivo “Il titolo” in quanto, anch’io tanti anni fa, ho sognato di vivere in un’altra epoca e di essere identica all’eroina del manga giapponese Lady Oscar. Alta, magra, con i capelli mossi biondi e lunghi con degli occhi azzurri intensi e brillanti, straordinariamente coraggiosa e indipendente e per nulla incline nel seguire la massa; combattente, orgogliosa, generosa, insomma la composizione perfetta dell’eroina…
Non sognavo di essere Cenerentola o la Bella Addormentata, non sognavo di aspettare un principe sul cavallo bianco…sognavo di cavalcare quel cavallo bianco con la mia spada scintillante e mostrare al mondo che la bellezza non risiede in un’ estetica perfetta, ma in un animo ed in doti perfette, che si sprigionano in uno sguardo intenso ed in un cuore impavido.
Pensavo di essere un’eccezione ma, quando ho letto il libro, mi sono resa conto di essere stata una delle tante bambine che sognavano ad occhi aperti davanti a un cartone animato.
Ed ecco che la protagonista del romanzo, una bambina di 8 anni (ma che finge di averne 10) Helene, con un’inventiva spiccata, crede nel personaggio di Lady Oscar nonostante sia immaginario, e, non solo ne fa il suo idolo, ma anche il suo modo di vivere.
Helene si fa chiamare Joe (avrebbe preferito Oscar), vuole essere trattata come un maschio, e vuole compiere gesta eroiche. Tuttavia vivendo negli anni ’80 ed in un quartiere del Quebec, l’unica impresa coraggiosa è la consegna dei giornali al mattino presto. Il suo mondo è fatto dalle sorelle, da una madre molto severa e dal padre con la testa tra le nuvole. Non trovando nella realtà che la circonda qualcuno simile ai suoi idoli, si rifugia nella fantasia ed enfatizza il suo status sociale e tutta la sua vita. Tuttavia gli idoli non sono sempre come ce li aspettiamo, ma si nascondono nelle persone più improbabili, tanto è vero che Helene, alla fine, scoprirà, il più improbabile degli idoli: Roger un uomo vecchio e scorbutico con cui sorprendentemente nasce un’intensa amicizia. Tra la bambina ed il vecchio si instaura un rapporto di complicità fatto da tanti discorsi e da tante parole non dette. Roger diventa per Helene una guida nella crescita, un punto di confronto: un vero amico! E’ proprio vero quando si dice che l’amicizia non ha confini, e neanche età: forse entrambi non avevano bisogno di un coetaneo con cui condividere le giornate, ma una persona con cui sentirsi se stessi e da cui trarre coraggio e comprensione.
Una storia sull’amicizia e sull’infanzia: un tuffo nel passato che fa sognare un po’ tutti, anche perché certi sogni per quanto siano infantili, sono e saranno sempre vivi.
“Tutti i grandi sono stati bambini, solo che pochi di essi se lo ricordano” (cit. dal libro “Il piccolo principe”)