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Hanaoka Seishu no Tsuma
Nato il 23 ottobre del 1760 e realmente esisitito, figlio di un medico di campagna, Hanaoka Seishu fu destinato fin da giovane a seguire le orme paterne.
Recatosi a Kyoto per approfondire gli studi egli si specializzo’ in due diverse discipline: l’antica medicina cinese, basata sull’uso e sulla miscelazione delle erbe officinali e la piu’ moderna chirurgia di provenienza olandese. Egli fu il primo medico della storia ad operare chirurgicamente sotto anestesia uno dei mali fino a quel momento considerati piu’ incurabili : il tumore al seno.
Sawako Ariyoshi scrisse questo romanzo negli anni Sessanta, prendendo spunto dalla storia vera del Dottor Hanaoka e proponendoci uno spaccato di storia giapponese estremamente invitante e verosimile.
Si rivelano nella vicenda altri due personaggi fondamentali, che nella versione italiana danno il titolo al volume, ossia Kae la moglie e Otsugi la madre di Seishu, entrambe traboccanti d’amore per l’uomo ed in costante, tacita, mortificante competizione per assecondarlo e sostenerlo.
La penna dall’impronta e dall’incedere tipicamente giapponesi non si impernia tanto nella bellezza descrittiva di alcune immagini ma in una sensibilita’ molto femminile, che apre le porte al realismo dei fatti e allo stesso tempo sa ben descrivere le nevrosi dell’epoca.
Anche il climax mantiene il ritmo promesso e la vicenda delle due donne cosi’ come l’ascesa del grande guaritore creano un ottimo compromesso tra trama e stile di scrittura.
Notevole autrice Sawako Ariyoshi per chi cerca un’alternativa femminile alle piu’ famose voci maschili del secolo scorso in Giappone, purtroppo solo due suoi libri sono tradotti in italiano.
Buona lettura.
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Commenti
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Quest'opera è l'unica dell'autrice che ho letto. Ho avuto comunque la sensazione di un testo d'alto livello letterario. Per me, allora, una vera sorpresa.
mi capita spesso ultimamente e mi disturba molto, se poi penso alle tonnellate di carta stampata pluri commerciale di cui faremmo a meno volentieri delle traduzioni
Francesca
Grazie a voi per avermi letta, ciao !
Non so dire se lo sviluppo familiare della vicenda incentrata di fatto sul rapporto di odio tra le due donne ed i vari aneddoti siano reali o inventati.
Direi quindi piuttosto che l'autrice ha preso spunto da una vicenda vera, poi quanto sia biografato e quanto inventato non so. Cio' non toglie che sia molto verosimile e la penna molto giapponese anni Cinquanta.
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