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La capra crepa una volta sola
Sender, il protagonista del racconto, è un uomo di buon cuore ma dissoluto e come molto spesso accade ai dissoluti anela alla virtù. Avrebbe bisogno per intraprendere la via della virtù di un angelo al suo fianco, possibilmente una donna che con la sua purezza e la sua gentilezza lo accompagni e lo faccia credere nuovamente nell'essere umano. La sua vita lo ha portato a vedere che nessuna donna è pura e che dell'uomo c'è poco da fidarsi. In ogni caso il suo buon cuore e la fede religiosa gli fanno sentire l'influsso del rabbino, un santo. All'inizio è un po' riluttante ma poi decide di affidarsi al rabbino, di farsi scegliere una sposa, una ragazza molto più giovane di lui, di ottima famiglia anche se povera e molto religiosa.
Sembrerebbe l'inizio di un racconto alla J. Roth con tanto di finale edificante.
Invece... Invece è proprio vero che la capra crepa una volta sola, ma prima che crepi ne deve passare di guai! Il racconto colpisce per il finale terribile, una specie di redenzione al contrario. La conclusione è che non è possibile avere fiducia alcuna nella donna, tanto meno nell'uomo. Certo che il fratello di Irsrael, Isaac B. oltre che più geniale è anche molto, molto più ottimista. I suoi finali sono tendenzialmente tutti edificanti e anche se non ha grande fiducia nell'uomo ce l'ha almeno in Dio. Israel invece, non potendo avere una mano tesa dall'uomo si sente sbeffeggiato e deluso anche da Dio. Curioso il ringraziamento al rabbino per il suo matrimonio.
Il racconto è molto bello ma non geniale. Comunque è veramente bello, incipit alla J. Roth e conclusione all'opposto.
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Commenti
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Non conosco questo libro. Vari testi dell'autore sono stati recentemente pubblicati. Ne ho letto solo uno, "La famiglia Kar..". Meglio il fratello Nobel.