Dettagli Recensione
La furia dell'odio
La storia si apre in un periodo di guerra, durante l'occupazione tedesca di Parigi che sconvolge le vite di due amiche: Gilberte de Permont e l’americana Ann. Le due ragazze sono cresciute legatissime l’una all’altra, condividendo sogni e speranze dell’adolescenza, ma la violenza improvvisa della guerra le costringerà a crescere in fretta, abbandonando il loro mondo di ragazze. Inaspettatamente e misteriosamente spariscono i genitori di Ann; sorte che toccherà, poco dopo, all’intera famiglia di Gilberte che seviziata dai nazisti, vedrà padre e madre morire davanti ai suoi occhi, torturati a morte con l’accusa di essere membri della Resistenza. Riuscita a sopravvivere, Gilberte proseguirà la sua esistenza con l’unico obiettivo di vendicarsi di colei che ritiene responsabile: la sua amica del cuore Ann. Con il gelo nel cuore, Gilberte inseguirà Ann arrivando sino in America, dove Ann è scappata. Divise dall’odio di Gilberte e persino dall’amore per lo stesso uomo, le due donne giungeranno ad un confronto drammatico.
È stato il primo romanzo “di guerra” che lessi qualche anno fa. Non si tratta di capolavoro stilistico o “must” da leggere a tutti i costi, ma si tratta di un libro molto piacevole e scorrevole nel quale i sentimenti dei personaggi sono descritti in maniera talmente nitida che il lettore riesce a sentire cosa provano, non riuscendo a patteggiare per l’uno o per l’altro; perché tutti sono segnati da esperienze dolorose e familiari che fanno sì che non esista il “buono e il cattivo”, ma esistono storie di vita. Una vita da ricostruire, un’amicizia spezzata dall’odio che spesso acceca e rovina ogni cosa.