Dettagli Recensione
Un altro giro Denny! Un altro giro! Più forte!
Ultimamente quasi tutti i testi che bramo si rendono irreperibili, ardui da procurare nonché – se l'esito della ricerca è positiva – seguiti da una lunga ed estenuante attesa per la consegna; “l'arte di correre sotto la pioggia” non fa eccezione. Dopo averlo ordinato ho aspettato 20 giorni perché arrivasse, paradossalmente, infatti, risulta essere più difficile reperire uno scritto del 2009 che uno del 1970, una volta in mio possesso non ho fatto in tempo a varcare la soglia di casa che è stato subito puntato da ben due persone diverse tanto che non ho potuto fare a meno di tirarmi indietro e di prestarglielo avendo al tempo più di una lettura in corso e alcuna scusante disponibile.
Quando infine mi è stato restituito sono stata colta da ulteriori interminabili contrattempi, non nego che mi ero quasi convinta che non sarei mai riuscita a leggerlo, quasi come se quel destino – a cui taluni credono – si fosse accanito nei miei confronti.
Ed invece eccomi qua, con il libro accanto ed Enzo che ancora echeggia (ed echeggerà) nella mia mente..
Mi scuso per questa ampia premessa ma ci sono dei romanzi che non scegli di leggere, sono loro che semplicemente decidono che gli appartieni; a prescindere dalle avversità e dagli imprevisti non puoi resistere al loro richiamo, sono calamite per il cuore e per l'anima. E questo è uno di quei libri.
Forse soltanto chi ha un pelosetto – gatto o cane che sia, io ho la fortuna di avere al mio fianco una meravigliosa felina rossa – può comprendere quale legame esista tra Enzo e Denny, forse soltanto calandosi nella mente di un quadrupede è possibile realmente carpirne la prospettiva, o forse è tutto merito di quel mix uomo-animale che Garth ha creato a rendere questo scritto unico, fatto sta che è uno di quei componimenti indimenticabili.
Per taluni potrà trattarsi dell'ennesima storia tra essere umano e cane particolarmente intelligente, ma non è così. E' un connubio di emozioni dolci ed amare, con facilità Stein strappa a chi legge sorrisi, lacrime, risate di gusto, amarezza per l'inevitabile trascorrere della vita e delle cose. Ti prende e ti trascina dall'inizio alla fine come se un invisibile artiglio impedisse qualsiasi fuga, qualsiasi movimento, qualsiasi distrazione. Soffri per l'inevitabile sorte di Eve, sei impotente dinanzi alla malattia, sei prostrato dai continui “colpi bassi” che la vita non manca di riservare al tuo pilota eppure sei consapevole di quanto devi andare avanti, di quanto indispensabile sia non arrendersi mai perché prima o poi “la ruota gira”.
Un linguaggio semplice è quello che caratterizza le pagine dell'opera, una semplicità così genuina da affascinare il lettore che è sempre al limite, col fiato sospeso. I personaggi sono concreti, tangibili, veri. Non è solo la storia di un cane ma anche quella del suo padrone e della sua famiglia. E' la lotta di un padre per sua figlia, è l'amore di un marito per una moglie strappatagli troppo presto, è la fedeltà ricambiata dell'animale verso l'uomo, una lealtà tale da renderli una cosa sola. Semplicemente un libro che tutti dovrebbero leggere.
“[..] ma non c'ero riuscito perché mi spaventava. Lei era la mia pioggia. Il mio fattore imprevedibile. La mia paura. Ma un pilota non deve avere paura della pioggia, la deve accettare. Solo io potevo manifestare un cambiamento in ciò che mi circondava. [..] E anche se non posso dire di essere il padrone del mio destino, posso dire di aver avuto un attimo di padronanza, e ora so su cosa devo lavorare”.
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Commenti
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Ho optato per "il sentimento" con questo romanzo perché credo che sia il modo migliore per descriverlo.. Se non lo hai letto te lo consiglio!!
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recensione molto sentita e piacevole. Mi è piaciuto tanto anche l'incipit!!! ;-)