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Il grande Gatsby
 
Il grande Gatsby 2015-08-04 15:51:08 Anna_Reads
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    04 Agosto, 2015
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Horror Vacui

Il Grande Gatsby – Francis Scott Fitzgerald

SPOILER

Ebbene, all'alba dei quarant'anni non lo avevo ancora letto.
Orrore e raccapriccio, stracciamento di chiome e vesti.
(In realtà è l'istinto che ci protegge, ma ce ne accorgiamo sempre troppo tardi).
Rimediamo, rimediamo che è agosto e si riesce a tenere una media di lettura discreta.
Ora però, dal momento che è DAVVERO agosto, e quindi lo è anche per me, mi concedo una recensione da ombrellone.
Quindi non racconterò di come Fitzgerald scriva in modo divino.
Dirò del fatto che non ho capito perché il libro si intitoli "Il Grande Gatsby" dal momento che "Il Grande Nick" sarebbe stato un titolo decisamente più appropriato.
Nick Carraway è il protagonista e la voce narrante del romanzo. Per puro caso va a vivere vicino a Gatsby e si trova a condividerne, per un breve periodo, la vita, la confidenza, forse l'amicizia.
Gatsby appare più o meno a metà del libro, di lui sappiamo poco e niente se non che è ricchissimo e dà feste molto opulente, pur essendo piuttosto schivo e facendosi vedere poco alle medesime.
In realtà, con il procedere della narrazione apprendiamo qualcosa sul conto di Gatsby, da cui emerge un personaggio, tutto sommato, non negativo, ma neppure particolarmente interessante.
La cosa peggiore (soprattutto per Gatsby) che apprendiamo, è che l'infelice sia perdutamente innamorato di Daisy Fay, cugina di Nick, un personaggio la cui vacuità è tale da riuscire a dare la misura dell'immensità dell'universo.
O almeno così appare all'inizio, in realtà è una stronza che lèvati, a confronto della quale il marito Tom (che è un'emerita carogna, per inciso) pare un tenero fiorellino.
Due parole anche sull'altro personaggio femminile – Jordan Baker – giocatrice di golf con cui Nick ha una storiellina: horror vacui. E dimenticavo il terzo: Myrtle Wilson (amante di Tom), decisamente inutile (le donne non ne escono bene, in effetti).
In Breve, Gatsby, che era innamorato di Daisy prima della guerra, e che l'aveva sempre amata, la ritrova e vorrebbe coronare il suo sogno d'amore.
Lei è contenta e felice ed accetta, anche perché il marito la cornifica ad ogni 3 x 2 e – sembra pare dicono – non l'abbia mai amata.
Alla resa dei conti sono presenti Tom, Daisy, Gatsby e Nick (chissà perché poi).
Daisy vuole divorziare da Tom e fuggire con Gatsby, perché il marito non l'ha mai amata.
Lui nega, dicendo (veramente!) una cosa del tipo: "no, no quella settimana… quella volta che eravamo a Nonmiricordopiùdove, ti ho amato!", Daisy nicchia, è indecisa. Facciamo un giro in macchina, Gatsby, e poi torniamo a casa.
Tom e Nick li seguono con la macchina di Tom, e scoprono che, accidentalmente la macchina di Gatsby ha investito l'amante di Tom!
Orrore e raccapriccio.
Ovviamente veniamo a sapere che alla guida dell'auto c'era Daisy e non Gatsby.
Ma è inutile, perché Daisy torna prontamente a casa dal marito, con il quale poi parte per un viaggio senza degnarsi di mandare un messaggio al povero Gatsby che l'aspetta a casa sua come un cretino.
Non per molto, perché il marito di Myrtle, convinto che Gatsby abbia investito la moglie e non si sia neppure fermato per soccorrerla, lo uccide in piscina per poi suicidarsi.

Ora.
Della scrittura di Fitzgerald ho già detto, ed è l'unico motivo per cui non son qui con il pungo alzato a maledire dio. Non dirò dell'aura di totale "fasullità" che aleggia sulla storia perché penso che sia un effetto voluto dall'autore per comunicare la vacuità di un certo ambiente.
Però.
Devo dire che, stile a parte, la storia non mi ha preso per niente e il mio viscerale ed indomabile odio per i melò - ancora una volta - l'ha fatta da padrone.
E ancora una volta ho esortato gli amici a dissuadermi - anche violentemente - quando paleso l'intezione di leggere un melò.

PS Ho saputo che è stato fatto tratto un film da questo libro e che il protagonista è stato Leonardo Di Caprio. Attore di cui riconosco la bravura, ma che - onestamente - non mi piace per niente.
Coincidenze?

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ama il genere "melò".
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90
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Commenti

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Bella recensione, cara Anna, complimenti! E permettimi: sei un mio mito! Da tanto che leggo recensioni, non avevo ancora trovato un giudizio su un personaggio così breve, incisivo, veritiero ed esauriente come quello a proposito di Daisy Fay: "...in realtà è una stronza che lèvati"!!! Mi credi: non la finivo più di ridere! In effetti, non è una storia che "prende", a suo tempo mi parse pure cavillosa, e consolati, se tu lo hai letto ora, neanche io mi sono fatto pregare, suppergiù avevo la stessa età! Ciao, alla prossima...confido in altre battute fulminanti, non mi deludere!
In risposta ad un precedente commento
Anna_Reads
05 Agosto, 2015
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Ti ringrazio :)
Temevo che fosse un po' troppo audace e "diretto" come giudizio, ma la signora in questione lo meritava tutto. Lieto che ti sia piaciuto!
Cristina72
06 Agosto, 2015
Ultimo aggiornamento:
06 Agosto, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Spezzo una lancia a favore del romanzo, che ho letto molti anni fa e che ho trovato brillante nella descrizione di un'epoca e di un'anima: quella dello scrittore. La solitudine del protagonista è assoluta e riassunta in modo impeccabile, secondo me. Un passaggio mi è rimasto impresso: Gatsby col cappotto in mano in cima ad una scalinata, ad aspettare invano “amici”che se ne sono andati senza di lui. Si può non apprezzare lo stile sfumato di Fitzgerald, ma da qui a definirlo horror vacui ne passa.
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