Dettagli Recensione
Violenza
Questa è la storia triste e tragica di Calista.
Un abbraccio passionale e un dolore forte alla mandibola, un bacio brutale e un bruciore alla testa. Si alternano odio e amore, dolcezza e violenza colpiscono e lasciano i segni.
La sicurezza la si prova tra le braccia del proprio uomo, appoggiare la testa sul forte torace, chiudere gli occhi e restare ferme, lì in quello spazio ristretto, in quel piccolo gesto c’è un mondo di parole non dette. L’abbraccio che si trasforma in una presa mortale, la vergogna, l’umiliazione, la frustrazione, l’impotenza, la rassegnazione.
Poi, un giorno, tutto diventa chiaro. Nessuno ha il diritto di usare violenza sulla propria donna, nessuna ha il dovere di tacere e sopportare. Con un coraggio che solo una madre ferita può trovare, le cose cambiano, pagando pegno, perché nulla è regalato e scontato, una mamma sofferente per i figli può essere pericolosa.
Ma è ancora la storia di Pilar.
Una storia di seduzione e di abbandono, di separazione e di riconciliazione.
Il denominatore comune tra le due protagoniste è la determinazione.
Una lettura densa di emozioni e riflessioni, attuale per i temi trattati, un’opera di fantasia che potrebbe benissimo essere reale, una denuncia contro i maltrattamenti e gli amore terribili. L’autrice è brava a rappresentare il mondo femminile e a sondare l’animo umano.
Concludendo, un romanzo consigliato.
“Negli ultimi tre anni ha cercato molte volte di cambiare il profilo della propria esistenza. Ha cercato di tagliarlo in modo che le calzi meglio, sia meno ruvido contro la carne viva del dolore. Ma è come se le avessero consegnato un modello fisso, leggi immutabili che la limitano come un orlo, che imbastiscono e cuciono il tessuto della sua realtà in un modo che non è in grado di cambiare”.