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Nessuno scrive al colonnello
 
Nessuno scrive al colonnello 2015-07-29 08:29:23 sonia fascendini
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Contenuto 
 
5.0
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    29 Luglio, 2015
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Minestra di sassi

Non credo che sopporterei un marito del genere, ma da lettrice questo colonnello mi è piaciuto molto. Dignitsdo, tenace, con la speranza che le cose si aggiustino nonostante tutto. Così eccolo che da quindici anni tutti i venerdì si reca in posta aspettando la lettera che lo informa di aver ricevuto finalmente la pensione. Probabilmente un pò quello che aspetta molti di noi. Forse noi saremo troppo disillusi perfino per recarci in posta.
I suoi problemi però sono anche altri: anziano, con una moglie che soffre di asma, vive nella più completa indigenza. Oltre all'attesa della pensione l'unico altro appiglio a cui è agganciato il suo futuro è un gallo da cambattimento ereditato dal figlio appena morto. Troppo costoso da mantenere, ma troppo doloroso disfarsene.
Questo romanzo breve ci offre uno spaccato del sudamerica della metà del novecento. Censura politica e religiosa e povertà. In entrambi i casi alla fine ci si trova a nascondere qualcosa: le idee nel primo caso, e la propria condizione nel secondo. Di fondo c'è sempre un certo pudore nello svelare agli altri quanto siano misere le condizioni di quelle povere case, dove si arriva a far bollire dei sassi, in questo modo i vicini credono che ci sia qualcosa sulla tavola.
Credo che il finale di questo libro, con un crudo dialogo tra moglie e marito, sintetizzi bene quanto la caprbietà e l'amor proprio possano a lungo andare portare più danni che benefici. Ma del resto se sono le uniche cose rimaste è bene tenersele strette.
Scritto in modo scorrevole, questo volume è ricco di sfumature, con descrizioni accurate dei personaggi che lo rende adatto sia a chi voglia trascorrere qualche ora con un volumetto simpatico, sia a chi abbia voglia di trovare degli spunti su cui riflettree.
Anche se il romanzo risale al 1957, con i dovuti aggiornamenti di tipo tecnologico, trovo che potrebbe ben adattarsi anche a due pensionati dei nostri giorni.

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Commenti

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Già; un romanzo triste che fa riflettere su certe condizioni di vita di mezzo secolo fa ma che si ripetono, forse, ai giorni attuali. Grazie per la segnalazione. Ciao.
Ferruccio
Non so se questo libro è triste. C'è del patetico, ma anche dell'eroico in un ultrasettantenne che non vuole cedere le armi. ciao Sonia
Ciao Sonia, molto bella la tua recensione.
Hai letto Cent 'anni di solitudine?... Con tale lettura puoi capire in modo più completo il quadro complessivo che fa da sfondo ai racconti di Gabriel Garcia Marquez; per me è stato cosi.
Pia
Una bella analisi. Temi che Marquez ha affrontato in diversi romanzi.
Non l'avevo mai letto, perchè mi ero fatta l'idea che Marquez fosse un pò pesante. Dopo il colonnello, percò credo che affronterò anche qualcosa di più corposo. ciao grazie
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