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Il sole non muore
Non gli manca nulla del necessario : sicurezza economica, amore, salute.
Avvertire i primi brividi di decadenza, quando i soldi diventano debiti, quando tua moglie diventa un'estranea.
E poi il baratro, la rovina, il buio.
Lei se ne va sprezzante, un figlio che lo ignora, l'indigenza, sopravvivere di stenti. Succede in maniera violenta, ignobile, immane, quello che osservavi e schifavi altrove, mantenendoti lontano, ora e' casa tua. La dimora di chi non ha nulla e vive ricoperto di stracci lisi, senza un tetto, allontanato e deriso, con l'unico insano palliativo alcolico su cui convergono inesorabilmente i pochi spiccioli raccattati. Miseria, degrado e umiliazione.
Esiste forse un confine tra morenti e morti, nel mondo di chi non ha domani e boccheggia nei rimpianti ?
Avvicina al petto quel vecchio orsacchiotto rinato dall'immondizia, un pupazzo che diventa un figlio perduto, un pupazzo che si trasforma nell'unico amico che non rivedra' mai piu' .
Pedala fino al mare il cui spettacolo e' ancora diritto dei poveri, pedala e abbraccia l'orso, intreccia le dita di una vecchia mano e si chiede se e' mai possibile che il sole continui a tramontare e sorgere così bello, nonostante tutto.
Leggi e pensi a tutto quello che hai e che fino a un attimo fa pareva niente. Lo stringi forte e chiudi il libro, ti ripeti grazie, grazie di avermelo ricordato. Non tocca ancora a me, non ancora, non oggi.
Buona lettura.
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Commenti
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Commento molto bello. Giustamente emblematico. Un po' inquietante. Ideale per suscitare curiosità verso il libro.
Di una tristezza terapeutica, quella che all'ultima pagina sfodera un sano egoismo che ti fa stare meglio.
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elegante, sintetica e tentatrice.... Essenziale!