Dettagli Recensione
UN TRIO STRAMPALATO
Questo libro fa riflettere molto su noi stessi, anche se sembra un’accozzaglia di amici strampalati. C’è Daniel, alle prese con quanto di più normale può succedere in una vita, ovvero difficoltà a tenere unita la famiglia, perdita del lavoro, figli da crescere. Almodovar, un amico che si ritrova in prigione dopo una rapina. Xavier, un amico estremamente problematico, affondato in una solitudine continua, che si chiude in casa a calcolare l’indice medio di felicità dei popoli, una teoria che sembra assurda, ma che, se ci pensi bene, non la è poi più di tanto. Questo trio strampalato dà vita a una storia geniale, che ci fa riflettere su quanto è complicato il mondo. La storia si articola come un continuo palleggio fra Daniel, che ha bisogno di provare l’assenza di peso nella vita, e Xavier, che ha perso densità e non sa come recuperarla, con un dialogo a distanza con Almodovar, che fa quasi da bilanciere. Con una sferzata di elettricità finale, con un’iniezione di ottimismo, perché riempirsi la testa del futuro possibile fa bene all’anima.