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CKZ114
Cosa non si farebbe per aumentare gli indici di ascolto! Amelie immagina un reality in cui è riprodotto un campo di concentramento con tanto di Kapo e di eliminazione finale, "vera"; il tutto in diretta, naturalmente. Mette in crisi il programma (o almeno una dei Kapo), la prigioniera CKZ114 bellissima e intelligente, con una evidente superiorità morale rispetto agli altri partecipanti al programma e ancor di più rispetto agli ascoltatori. La povera kapo Zdena si innamora perdutamente di lei, che naturalmente non la ricambia. Le dà cioccolata e il suo aiuto per quello che può senza ricavare niente. Sembra proprio che alcool e benzina debbano restare per sempre immiscibili o quasi.
Ci sono tutti gli ingredienti per un bellissimo romanzo alla Nothomb. Infatti se l'idea di fondo assomiglia a quella degli Hunger games, lo svolgimento della trama e lo stile non potrebbero essere più diversi. Il romanzo è molto, molto carino e riesce a non essere irrispettoso nonostante la delicatezza dell'argomento. In questo ricorda un po' il film di Benigni e anche Madre notte, per quanto siano cose molto diverse. Simpatico anche il finale. Non era facile trovare il finale giusto per una storia così.
-E non è tutto. Ho deciso di far fellice la gente.
-Ah- disse Pietro Livi, costernato all'idea di vedere la sublime Pannonique lanciarsi nella beneficenza. -E come? Diventerà una dama di carità?
-No. Sto imparando a suonare il violoncello.
Lui rise sollevato.
-Il violoncello! E' magnifico. E perchè il violoncello?
-Perchè è lo strumento che somiglia di più alla voce umana.
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Commenti
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Sì Silvia, mi ha attirato. Non la conoscevo per niente. Però credo che per ora farò basta. O hai qualche altro suo romanzo da consigliarmi?
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