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Il commesso
 
Il commesso 2015-07-08 03:09:35 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    08 Luglio, 2015
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Aspetterò, sognerò. Qualcosa succederà.

“Il commesso” di Bernard Malamud è un romanzo che narra la lotta condotta da un avventizio per l’autoaffermazione in una società imbevuta di pregiudizi e dominata da forze che contrastano il desiderio di riscatto dell’individuo.

L’ebreo Morris gestisce il suo negozio in condizioni di sussistenza minima, al punto che la bella figlia Helen (“Aspetterò, sognerò. Qualcosa succederà”) è costretta a rinunciare agli studi e a convertire parte del suo stipendio allo scarno bilancio familiare.
Due malfattori rapinano i magri incassi di Morris e lo feriscono; poco dopo compare sulla scena Frank Alpine un giovane immigrato (“Il suo aspetto la colpì; gli occhi erano allucinati, affamati, tristi; credette che sarebbe entrato a chiedere l’elemosina e decise di dargli dieci cents, ma Frank scomparve”), che si propone come commesso in cambio di ospitalità e benevolenza.
Il nuovo venuto combatte per affrancarsi da un passato di stenti ed emarginazione (“Io passo da una cosa sbagliata a un’altra e finisco sempre in trappola”); con il proprio lavoro risolleva le sorti del negozio (“La ragione del miglioramento del negozio era… perché questo abitante di cantine… non era ebreo”), ma vive in perenne conflitto tra le tentazioni del denaro (“Gli scrivo una bella letterina dicendogli chi ha fatto la rapina il novembre scorso”) e della carne, soprattutto quando s’innamora di Helen (“Non ti vergogni di aver baciato un goy?”) e la spia (“Pensò che avrebbe potuto puntellarcisi per guardare nel bagno”).

“Mi dica, Morris, se qualcuno le chiedesse in che cosa credono gli ebrei, cosa risponderebbe?”
“Tutto quel che occorre è un cuore buono… Quel che conta è la Torah… un ebreo deve credere nella Legge”

Dopo alterne vicende, quando alla famiglia di Morris la sorte sembra arridere con la promessa di vendita del negozio, un lutto si abbatte e, in questo momento, Frank è chiamato ad opporsi ai preconcetti (“Fetente giudeo”), per affermare la sincerità dei suoi sentimenti e fornire una prova definitiva del proprio amore.

“Il commesso” è una storia condotta con stile lucido e minimalista, per dimostrare come l’individuo possa prevalere con l’autodeterminazione e con la volontà sui meccanismi soffocanti della società.

Bruno Elpis

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Commenti

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Come scrive bene, beato lui!
Cia Bruno. Anche a me il libro è piaciuto. Trovo che nella letteratura americana quella di cultura ebraica abbia un particolare spessore : si sente che dietro c'è una tradizione.
prima o poi lo leggerò, ma al momento qualcosa mi trattiene....
Invece io lo ho trovato proprio deprimente, non mi e' piaciuto affatto.
Bel commento !
Grazie per i vostri commenti, ciao!
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