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Genitrix
 
Genitrix 2015-07-05 13:05:22 mia77
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
mia77 Opinione inserita da mia77    05 Luglio, 2015
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Genitrix di Francois Mauriac

È il primo romanzo che leggo di questo scrittore francese di fine '800 e non mi è piaciuto, quindi penso che non ne leggerò altri. Devo ammettere che questo tipo di romanzi non è assolutamente nelle mie corde. Di sottofondo un cattolicesimo frustrante, che accompagna l'opera dall'inizio alla fine, la presenza di una madre troppo opprimente e castrante: quasi un triangolo amoroso quello fra lui, la moglie e la madre, che anela quasi a un rapporto incestuoso con il figlio. La rappresentazione di una classe media molto moralista, per la quale ogni trasgressione è considerata a-morale e deviante. Una casa chiusa e soffocante, quasi fosse un carcere da cui voler scappare. La madre di Mauriac è rimasta vedova a ventinove anni e ha dovuto crescere sola i suoi figli che, probabilmente, come molte madri sole, ha schiacciato con la sua presenza asfissiante, con il pericolo di essere talmente opprimente da indurli all'omosessualità (?) Il dramma di un uomo totalmente dipendente dalla madre, che nello stesso tempo vorrebbe eliminare, anche se adora. Una sessualità vissuta solo al fine procreativo, la sublimazione di una moglie inutile e non amata, solo nel momento della sua morte. Totale assenza di femminilità e sensualità nell'intero romanzo: la donna è vista solo come essere diverso dall'uomo, come madre, ma assolutamente non come amante. Anche lo stile, a mio avviso, non è particolarmente degno di nota. Quindi, se qualcuno è indeciso sulla lettura o meno di questa opera, io non la consiglio, a meno non si sia degli amanti del genere.

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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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A me sembra un libro bellissimo!
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mia77
06 Luglio, 2015
Ultimo aggiornamento:
07 Luglio, 2015
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Infatti ho letto il tuo commento e per questo ho deciso di leggerlo. Io, però, ho la colpa di non amare molto i libri "vecchiotti" (a parte rare eccezioni) o registri di linguaggio troppo lirici o teatrali, quindi, mea culpa, non mi è piaciuto nemmeno questo. Ho provato per l'ennesima volta a superare questo mio handicap, ma non ce l'ho fatta nemmeno stavolta. Mi dispiace, spero, in futuro, di riuscire ad apprezzare anche questo tipo di romanzi. Per ora no...
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Mario Inisi
06 Luglio, 2015
Ultimo aggiornamento:
06 Luglio, 2015
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Mi dispiace di averti indotto in tentazione. Questo libro come tematiche è peggio di altri. Però a me piace la sincerità assoluta dello scrittore, il fatto che si mette a nudo nella sua miseria perchè non è che ne esce bene. E' impietoso con se stesso. E' un moralismo contro se stessi e non contro gli altri, sincero quindi, che mi piace più della mancanza di moralismo. Ad es. ho appena letto vergogna e mi ha dato abbastanza fastidio il fatto di lottare contro il perbenismo, di dichiararsi schiavi di Eros e quindi incolpevoli di qualsiasi cosa. Molti posti di lavoro, in politica e nelle università e non solo, sono occupati da belle donne nominate da questi schiavi di eros. Bisogna premiare il merito, sembra.
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mia77
07 Luglio, 2015
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Hai ragione per quanto riguarda l'autocritica dell'autore, ma è soprattutto lo stile del romanzo che non mi piace e l'uso di un linguaggio un po' obsoleto. Ti appoggio sul discorso di premiare il merito, anche se finché ci sarà una Eva, gli Adamo abboccheranno sempre... È una ruota che si ripete e che penso non finirà mai, fino alla fine dei tempi... Anche se, fortunatamente, abbiamo sempre più donne che arrivano in alto loco con le proprie forze: Evviva!
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Mario Inisi
07 Luglio, 2015
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Lo so. Ma un conto è dire che purtroppo succederà sempre, un conto dare alla cosa una giustificazione pseudofilosofica e passarla come lotta alla morale bigotta e benpensante. I seguaci di Ayena si ribellano. Brutti va bene, ma tonti no.
Volevo aggiungere che l'uso della lingua e delle parole dipende molto dal traduttore. Io ho avuto la stessa sensazione di legnosità leggendo alcune pagine di Quenau (Zazie nel metro) dopo aver letto i fiori blu nella bellissima traduzione di Calvino.
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mia77
07 Luglio, 2015
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Con questo tuo commento, sinceramente non capisco a cosa tu ti stia riferendo...
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mia77
07 Luglio, 2015
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Sicuramente il traduttore fa molto. Però Genitrix è proprio un tipo di libro che non ho digerito. Non è proprio il mio genere. Non era mia intenzione offendere te che l'hai apprezzato, né pensare che tu sbagli. È sicuramente una mancanza mia, ma per fortuna ognuno di noi apprezza cose diverse da altri, altrimenti che noia!
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Mario Inisi
08 Luglio, 2015
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Nessuna offesa, ci mancherebbe. Mi dispiace solo per il cattivo consiglio, per fortuna che il libro era corto. Quando un libro mi piace molto mi entusiasmo e scrivo nella recensione solo le cose che del libro mi hanno appassionato ma dimentico quelle che potrebbero dare fastidio a un altro. Bisognerà che faccio più attenzione.
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Mario Inisi
08 Luglio, 2015
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Mi riferisco a Coetzee Vergogna, altro libro appena letto.
10 risultati - visualizzati 1 - 10

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