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Inno alla vita
Vian descrisse ironicamente in modo insipido la vicenda che voleva narrare come la storia d’amore tra Colin e Chloé, lei si ammala, muore e Colin non vivrà a lungo senza di lei. É la narrazione della storia vissuta dai personaggi, ma che rappresenta la vita di ognuno di noi, solo raccontata in modo onirico e fiabesca, elementi surreali e immagini fantastiche si succedono facendo calare il lettore nel mondo dell'autore. Si tratta di una narrazione surreale che, come una qualsiasi fiaba, trae ispirazione dalla realtà per raccontare una storia fantastica da cui il lettore può trarre un insegnamento sulla vita reale.
Colin è un uomo ricco che vive agiatamente senza bisogno di dover lavorare, vive le sue giornate in allegria, tra i piatti preparati dal suo cuoco, ma anche amico e consigliere Nicolas, gli amici Chick, Alise e Isis con i quali va spesso a pattinare. Tutto però cambia quando Colin, alla festa di Isis, conosce lei, la sua anima gemella Chloé. I due si innamorano e nel giro di poche pagine si sposano. Qualcosa però comincia subito ad andare storto, Chloé all'uscita dalla chiesa, comincia a tossire, è l'inizio della sua malattia. Una ninfea sta crescendo dentro il suo polmone destro, Colin tenta di tutto per salvarla e per seguire le cure che il dottor Manducamanica suggerisce: le compra tanti fiori da ricoprirla, il dottore dice che così la ninfea si spaventa e appassisce; va a lavorare, il suo ultimo impiego sarà annunciatore delle sventure, 24ore prima annuncia le cattive notizie alle persone, tutto procede bene, ma un giorno su quella lista c'è il nome che Colin non avrebbe mai voluto leggere, ovvero quello di Chloé.
Questa è stata descritta come la più struggente storia d'amore mai scritta, è vero, ma è anche vero che dietro le righe ci si può leggere la storia di una qualsiasi coppia di innamorati che si trovano a lottare contro un male incurabile. E' anche una storia piena di vita, di colori, musica, tanta musica e gioventù che appassisce solo a contatto con le responsabilità. Allora quale più grande inno alla vita di questo? Godere della vita finché se ne hanno le forze!
ps: consiglio una lettura per approfondire i temi trattati, il tempo e le caratteristiche del romanzo, ad esempio il tipo di linguaggio usato. Vian è poco conosciuto in Italia e forse dipende proprio dalla traduzione del suo linguaggio, chiamato langage/univers, chiamato così perché le parole che utilizza e il loro significato sono inscindibili dalla cultura di partenza, la traduzione in italiano è ben fatta, ma inevitabili sono state numerose perdite di senso. Consiglio infatti a chi conosce la lingua di leggerlo in francese.