Dettagli Recensione
il buon selvaggio
Hamsun ha uno stile molto piacevole e originale. Le descrizioni del clima e della natura sono più che belle, hanno un tocco interiore. Il romanzo è scritto in prima persona, come si trattasse di ricordi, ricordi particolari e originali di una sua storia d'amore. I verbi e le frasi sono usate in modo a volte insolito suggerendo una sensazione di grande freschezza. L'io narrante è quasi sempre il tenente Glahn, un uomo ingenuamente buono, un uomo impulsivo e infantile, che agisce in molte circostanze come un bambino, lunatico e ipersensibile; che in genere è incapace di fare calcoli e riflessioni di qualsiasi genere. Il personaggio è affascinante, così come i suoi cambiamenti d'umore, i suoi gesti improvvisi e imprevedibili, come quando sputa nell'orecchio di un rivale o lancia una scarpa della sua amata in acqua davanti a tutti, o si spara volutamente in un piede. E' un uomo che non sa stare in mezzo alla gente, che non sa come ci si comporta in società. Per questo ha successo con le donne perchè suscita tenerezza e istinto di protezione. La sua storia d'amore importante ha però dei risvolti insoliti, dato che anche l'amata ha un carattere forte e imprevedibile. Nel finale l'io narrante è un amico/nemico che ci racconta la fine della storia di Glahn dal suo punto di vista.
"Mi risvegliai che la notte se n'era andata. Ah, per tanto tempo ero vissuto in uno stato miserabile, febbricitante, in attesa di soccombere a questa o a quella malattia. Spesso le cose mi apparivano capovolte, vedevo tutto con occhi infiammati, una profonda malinconia era padrona di me.
Adesso era passato."
Certo nel romanzo non esistono riflessioni. Il tenente non sembra capace di farne. E' troppo fanciullo per poter riflettere su qualcosa. Forse anche l'autore era un tipo così, tanto è vero che aveva sposato le idee di Hitler (chissà per quale strano motivo, visto il tipo).
"Ritengo di essere capace di leggere un poco nell'animo delle persone che mi circondano. Forse non è così. Nelle mie giornate migliori ho l'impressione di scrutare in fondo all'animo altrui, anche se non sono poi una grande testa. Siamo seduti in una stanza, qualche uomo, qualche donna e io, e mi sembra di vedere quel che accade dentro queste persone, e cosa pensano di me. ...Per molti anni ho ritenuto di poter leggere nell'animo di qualsiasi persona. Forse non è così."
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