Dettagli Recensione
Altro che ricette di cucina, questa è una ricetta
Ho "mandato giù" questo libro come si fa per una medicina che ci ha prescritto il dottore: l'avevamo scelto quale oggetto di discussione nel circolo di lettura di cui faccio parte e dunque mi sono sentita in dovere di leggerlo fino in fondo, ma l'ho fatto davvero con poco trasporto. La storia non è per niente originale e tutto viene banalizzato perché per ogni personaggio c'è un lieto fine troppo facile quanto improponibile. L'autrice ha il gusto di dilungarsi sulle sensazioni fisiche e spirituali provocate dal cibo e per farlo usa a profusione metafore e un linguaggio che vuol essere evocativo e suggestivo. Forse per gli americani che, diciamo la verità, non sono propriamente dei buongustai, sentire parlare del cibo in questi termini, è una novità. Non certo per noi italiani, che al contrario dedichiamo all'argomento ben altre energie. Perdonatemi il luogo comune, ma è proprio così. Difficilmente scrivo una recensione su un libro che ho letto, a maggior ragione se non mi ha entusiasmato, ma questa volta l'autrice mi ha fatto proprio arrabbiare e non ho potuto esimermi. Piuttosto che spendere soldi per acquistare il libro, vi consiglio di andare in un buon ristorante :)
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