Dettagli Recensione
Rapporto madre-figlio maschio
Bellissimo questo breve romanzo, in cui si ha la sensazione di entrare nella mente, nelle paure e nelle vicende di Mauriac che, se non sono raccontate alla lettera come in una autobiografia, sono tuttavia chiaramente autobiografiche nel suo modo soggettivo e non oggettivo. Mauriac non ha pietà di se stesso, non risparmia niente e si denuda mostrando tutte le debolezze, le bassezze nel suo rapporto con le due donne: la madre e la moglie. Un bambino tra due giganti, tra la madre onnipotente e castrante e la moglie intelligente, giovane e ironica. Purtroppo da ogni pagina viene fuori l'incapacità di vivere, di relazionarsi con gli altri, di amare di tutti i tre protagonisti. I rapporti umani si configurano come rapporti di forza e di potere degli uni sugli altri. Il libro è magnifico e di una sincerità che fa rabbrividire. Lo stile è superbo, scarno, sobrio, evocativo, intenso. Suggerisce immagini e scava nel lettore. Non risparmia nulla, è impietoso, assolutamente sincero. L'autore punta a smascherare se stesso prima di tutto e la rovinosità dei rapporti che ha con il mondo.