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Il pomeriggio di un piastrellista
 
Il pomeriggio di un piastrellista 2015-06-02 07:16:15 Mario Inisi
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    02 Giugno, 2015
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Lo strano piastrellista

Il piastellista Torsten Bergman viene chiamato dall'amico idraulico a piastrellare un bagno. Torsten è un tipo solitario. La moglie è morta e da allora si lascia vivere. Ha un cattivo rapporto con la vita e con la società. Lavora solo in nero perchè la società esige da lui troppe tasse che gli sembra ingiusto pagare. In questo ragiona proprio come un italiano. La situazione sembra subito strana. La casa è deserta, chi gli ha commissionato il lavoro non si fa vedere, l'inquilina del piano di sopra, Sophia K., non si sa che fine ha fatto. Per di più non c'è corrente, almeno all'inizio, e le tubature dell'acqua sembrano dotate di vita propria. La situazione sembra interessante, potrebbe venirne fuori un bel racconto alla Buzzati. Invece all'autore non interessa molto raccontare una storia, catturare la fantasia del lettore, gli interessa riflettere sulla propria vita. Credo che non gli interessi nemmeno far riflettere e questo gioca a suo favore, nel senso che il testo non è mai scontato o didascalico. A volte sembra un po' criptico. Il pavimento è una metafora? Forse, ma niente è molto chiaro perchè Lars il libro l'ha scritto soprattutto per sè. In ogni caso le sue riflessioni non sono scontate e banali, e sicuramente è uno scrittore interessante. Il libro nel suo complesso è nordico: freddo e distante e un po' misterioso. Qualcosa di diverso da quello cui siamo abituati.
"E Torsten aveva l'impressione di essere una mosca discretamente soddisfatta, che si muoveva lungo la parete. Una parete che era un rovescio. Il rovescio di qualcos'altro quindi, si poteva supporre, che era il dritto."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Morte di un apicultore; Sepulveda (è un po' diverso).
Consigliato a chi vuole leggere per riflettere sulla vita più che per ascoltare una storia.
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170
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Commenti

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Ciao Mario. Anche a me questo libro non è piaciuto molto. L'ho letto dopo aver apprezzato "morte di un apicultore", molto più bello. So che recentemente l'autore ha pubblicato in Italia un nuovo testo che sta vendendo abbastanza; ma questo significa ben poco.
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
02 Giugno, 2015
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Io con questo autore chiudo qui. Interessante ma non è il mio tipo. Mi piace molto di più Torgny. Preferisco anche Selma anche se non come stile. Ha qualcosa di Potok per come ti fa vedere il mondo con più fiducia.
Condivido. Però della Lagerlof non ci sono molte traduzioni. Recentemente sono usciti due libri di racconti/fiabe. Comunque ritengo importante che uno scrittore comunichi uno spiraglio di luce. Gli autori di questo tipo sono quelli che tendo a rileggere nel tempo.
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