Dettagli Recensione
poetico, crudo ed educativo
Una bella botta sullo stomaco!
Prima di leggere questo libro giudicavo gli anoressici persone narcisistiche, sempre alla ricerca della perfezione (ricordiamo che la perfezione non esiste) e sopratutto insicure.
Sin dalle primissime pagine entri nella testa di un'anoressica. Cominci a capire quello che pensa, quello che subisce. Ti rendi conto di quanto queste ragazze stiano male e abbiano bisogno in qualche modo di affetto e di sentirsi apprezzate. Lia è decisamente una ragazza sensibile ed estremamente fragile. La scrittrice si sofferma particolarmente sul carattere della protagonista, esaltando la voglia di amare e di essere amata. Tra Lia e il lettore si crea uno strano rapporto, poichè l'autrice è così brava a conivolgerti dentro la storia che cominci a piangere con Lia, a ridere con Lia, a consolare Lia e sopratutto a sostenere Lia.
Un altro tema importante che si affronta è quello dell'autolesionismo. Lia, oltre a non nutrirsi, non perde ma l'occasione per incidersi qualche taglietto sul proprio corpo.
Un libro davvero duro, educativo. Wintergirls ti fa capire quanto la vita sia speciale e di quanto NON vada sprecata così.
Uno dei migliori, sicuramente.
Ora vi lascio con una parte che mi ha colpito in particolare:
"Non rieco a ricordarmi di come sia mangiare senza pensarci, senza calcolare
le calorie e i grassi contenuti e senza misurarmi i fianchi e le coscie per vedere
se me lo merito e di solito decidere che no, non me lo merito, così mi mordo la
lingua finchè non sanguina e chiudo la mandibola con delle bugie mentre una
tenia cieca mi si avvolge intorno alla trachea, respirando rumorosamente e
spingendo per arrivarmi al cervello"