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Marito e padre
Pregi e difetti, fatti e misfatti, una carrellata di episodi, di ricordi vissuti in veste di marito fedele e di padre orgoglioso.
Un uomo alla ricerca disperata della felicità, un tour de force per la sopravvivenza familiare. Un viaggio, una riconciliazione, una separazione, con perseveranza, affetto sincero e disponibilità al cambiamento il protagonista tenta di salvare il salvabile.
Una vita intera messa nero su bianco, dagli albori dell’innamoramento alla gioia neonatale, dal lutto alla rinascita, dal rassicurante tran tran coniugale all’improvviso fallimento.
Una finta autobiografia curata e ricca di dettagli scenografici e sentimentali. Il lettore rincorre quest’uomo in giro per l’Europa, una visita guidata al Museo del Prado, una sbirciatina alle cabine a luci rosse di Amsterdam, una fotografia con i piccioni in Piazza San Marco, uno sguardo veloce agli Uffizi, ogni tappa fornita di spiegazioni e descrizioni evocative.
L’itinerario è interessante, l’ambientazione così varia e fortemente verosimile, anche nelle piccolezze, è vincente. Arte, musica e altro si mescolano colorando le pagine. Colpiscono il profondo affetto e la devozione del marito nei confronti della moglie, egli è la figura più positiva e meritevole del romanzo.
La voce narrante è unica, lui. Il tutto è scritto discretamente, senza particolari colpi di penna, forse qualche passaggio poteva essere tagliato per alleggerire la narrazione.
Concludendo, una lettura al momento piacevole ma che lascia un retrogusto amaro.
“Dal punto di vista evolutivo, emozioni come la paura, il desiderio e la rabbia hanno un senso e una funzione, ma la nostalgia è assolutamente inutile, perché ci fa tendere verso qualcosa che abbiamo perduto per sempre.”
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Commenti
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di lui ho letto "Un giorno" e ne ho riscontrato le medesime emozioni, piacevole da leggere ma che lascia un retrogusto amaro. Non so se leggere anche questo, ma al momento non ne sono molto convinta.
Bel commento.
Federica