Dettagli Recensione
Vita in un paesino islandese
Autore molto particolare, che racconta tutta una serie di vicende di compaesani: amici, vicini, conoscenti. Tutto sommato la dimensione paesana è positiva, il fatto che la gente si conosce fa sì che si aiuti e che gli uni abbiano il diritto di sapere i fatti degli altri, fatti che ascoltano con simpatia e senza giudicare. Le storie sono semplici, spesso si tratta di amori paesani. A differenza di Selma, a Kalman non importa il buono ma il bello e nello stile c'è una certa ricerca mascherata dalla semplicità delle storie che affiora sia in immagini poetiche sia nell'uso particolare e anche interessante della punteggiatura e in come si inseriscono i discorsi e i pensieri nel testo.
"Bene, disse David, guardò il bicchiere, il liquido rosso scuro, il colore rosso scuro può trasformare i pensieri in sogni, no, ovviamente non va bene, si corresse, non riesco a liberarmi dal sospetto che sia il caso a governare ogni cosa, che tutto nasca da lì, perfino ogni senso e ogni scopo; gli uccelli continuano a volare alti nel cielo, perchè dovremmo preoccuparci di una cultura, di una civiltà sopra di noi? Il padre scrolla il capo, la tua visione ricorda un buco nero, dice e appoggia la mano sotto il mento, come a sostenere meglio la testa, tutto il peso che può stare dentro la testa di un uomo, svuota il bicchiere, se ne versa un altro e dice guardando il figlio con occhi assorti:Stiamo raccogliendo i frammenti di una cultura morente."
Ma in genere il testo non è così filosofico. A Stefansson piacciono le donne e la sua vena poetica è ispirata soprattutto dalla figura femminile e dall'attrazione per il corpo femminile. Diciamo che quello che in altri autori suscita la prosa (o un altro genere di letteratura) in lui fa nascere una certa vena di poesia, tipo Amarcord.
"Ad alcuni del resto, piace proprio vivere da soli, trovano compagnia nelle tazze di caffè, nella televisione, in un libro, nel silenzio e non hanno bisogno d'altro,ma per Benedict non è esattamente così. Non sappiamo spiegarlo, non lo comprendiamo nemmeno, ma a volte è felice, anzi felicissimo, di isolarsi dal mondo con il cane, eppure è così solo che non riusciamo a esprimerlo a parole, ci sono solo le sue mani sul tavolo in cucina e il tempo passa, o come dice una poesia:"Ci sono ferite così profonde e vicine al cuore/ che fin la pioggia contro i vetri può essere fatale.""
"La notte è buia e lunga, spegne il lume della ragione- e a volte, semplicemente, il mondo non è proprio clemente."
"Non piovvero parole da quella nube, che a poco a poco si prosciugò in cima al foglio, il sole filtrò dalla finestra e l'inchiostro sbiadì, la vita di un uomo."
"Scese dall'auto, lasciò scivolareb l'accappatoio dalle spalle, tre o quattro binocoli tremarono un poco, cominciò a nuotare, diventò una fiamma fluttuante tra le onde, si trasformò in foca e in sirena, s'immerse a dieci metri di profondità, là il tempo passa più lentamente e chi tocca il fondo del mare vede tutto con occhi nuovi."
Indicazioni utili
Commenti
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Ordina
|
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Di questo autore islandese ho letto "Inferno e paradiso", primo libro di una trilogia, che l'anno scorso mi pare abbia vinto il Premio Grinzane-Cavour. E' un testo dalle tonalità forti, in cui l'amore per la letteratura allevia le fatiche e contribuisce a dare senso alla vita. Ha pagine molto belle, altre un po' meno; comunque è un libro sicuramente di buon livello.