Dettagli Recensione
Pulp!
Da dove iniziare per commentare questa lettura?
Pulp è letteralmente un miscuglio di cose: una base thriller, con un po’ di fantasy e un tocco noir e tanta ironia. Cosa risulta? Proprio un bel pasticcio!!!
Troviamo la signora Morte impersonata da una bella ragazza bionda, un tizio che dovrebbe essere morto da un po’ e non lo è, un’aliena (e un alieno), un passero rosso e poi c’è lui Nick Belane, l’investigatore più improbabile, ubriacone fino all’estremo, scommettitore sempre con il bicchiere mezzo pieno (non di acqua) e la sigaretta in mano…
Voi ci state capendo qualcosa? Io no, ma Bukowsky, almeno in questo libro, è così.
Per quanto riguarda lo stile, Bukowsky non è esattamente “il mio tipo”. Molto spesso volgare anche quando non ce ne sarebbe bisogno, lo stile mi ha lasciato sorpresa come, immagino, tutti quelli che per la prima volta si sono avvicinati a Bukowsky.
La sua ironia è pesante ma si colloca bene nelle improbabili disavventure di Nick Belane. Nick stesso lascia il lettore basito! E chi mai vorrebbe come protagonista un 55enne beone, con il vizio delle scommesse e, come se tutto ciò non bastasse, anche in sovrappeso? Beh Bukowsky sì! E, anche solo per questo, merita tutto il mio rispetto.
Ammetto che il primo incontro con questo scrittore è stato piuttosto shoccante, ma questo non mi ferma dallo scommettere (ah, l’influenza di Nick!) che in futuro lo incontrerò di nuovo.