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L'amore
Scritto nel 1927 è un racconto breve ma intenso che ha il potere di catturare l'attenzione del lettore non solo per lo stile alto ed elegante della scrittura ma anche per la fine introspezione psicologica rappresentata.
La tematica è l'omosessualità segreta, nascosta e svelata e il naturale turbamento che ne deriva. L'io narrante è un professore che rivela il segreto che la sua biografia ufficiale non può raccontare perché non conosciuto in quanto turbatore della morale borghese. Con un 'efficace analessi si integra così una biografia con il capitolo più importante, quello vissuto in tarda adolescenza che portò al turbamento e al successivo sovvertimento dei sensi. Ragazzo , ha subito il fascino intellettuale del suo brillante professore di letteratura, un uomo non più giovane, coniugato, grande esperto del teatro elisabettiano il quale con un comportamento singolare avvinghia a sé i discenti trasportandoli grazie alla sua passione letteraria che fa di lui un brillante oratore. Eppure il professore ha poche pubblicazioni all’attivo e la sua grande opera è ancora in attesa di essere scritta. È osteggiato dall’ambiente universitario e la stessa moglie ne rappresenta il mistero. I suoi comportamenti , per quasi tutta la durata del testo, sono rappresentati come quelli di una persona affetta da un qualche disturbo di personalità fino a quando, in un efficace crescendo, si giunge a delineare l’uomo e il suo intimo turbamento.
Si aprono allora le pagine più belle dello scritto che hanno la potente delicatezza di rappresentare un essere vinto dal suo dissidio interiore, combattuto tra pulsione sessuale e amore, diviso e lacerato in ogni sua fibra e capace di grande altruismo.
Leggendo questo breve componimento ho ritrovato la scrittura potente e sincera di Zweig che ha la capacità di far entrare il lettore dentro una storia dimentico della cornice che gli ha creato intorno. La voce narrante diventa solo un tramite, potente, di un fatto immediato, di un’esistenza in corso, di un pensiero condiviso, di un sentimento autentico. La capacità espressiva unita alla caratterizzazione psicologica e condita da un lessico che rasenta altri generi letterari per cui la fanno da padrone:segreto, colpevole, confessione, fascino, rapimento, mistero, equivoco , avvinghia e turba il lettore per poi riappacificare gli animi con un’unica ,semplice, chiara ed efficace frase finale.
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