Dettagli Recensione
La ricerca dei sentimenti perduti
Nel suo diario Janna dà una descrizione impietosa di se stessa, del suo rapporto con il marito, con la madre, con la sorella: una donna bambina, una bambina viziata, una donna intelligente che proprio perchè intelligente capisce che nei rapporti umani le manca qualcosa. Le manca un cuore. E' come se non riuscisse a entrare in contatto con i propri sentimenti: dolore, amore, rabbia. Tutto è annebbiato in lei dall'intelligenza che la fa vivere sopra gli affetti, senza gli affetti. Proprio per questo Janna si impone a un certo punto di fare per una perfetta estranea quello che non ha fatto per marito e madre. Chi è Maudie per lei? Un'amica? Un surrogato materno? Una persona che ha bisogno di lei e le fa sentire di vivere per qualcuno? In realtà Janna non dà al lettore una risposta chiara. Certo che per Maudie Janna diventa tutto. Diventa la persona più importante di una intera misera vita. Janna in certi momenti sembra una persona nevrotica, una persona che inconsciamente cerca di espiare una colpa o di ritrovare un contatto con il mondo delle emozioni che le rimane straniero e lontano.
Certo che la via dell'amore del prossimo nel suo caso è fatto non dalla spinta del cuore ma soprattutto dalla spinta dell'intelligenza e della forza di volontà. Il romanzo è molto interessante, scritto con grande eleganza. Forse non del tutto chiaro nei contenuti dal punto di vista psicologico. Janna è una donna difficile da capire.
Indicazioni utili
Commenti
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Ordina
|
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |