Dettagli Recensione
I had a dream, an endless one!
Ho letto altri due libri di Murakami, Tokyo Blues, e L'arte di correre, che ho anche recensito. Mi piace quello che dice e mi piace il suo stile. Le sue parole arrivano dirette come lance che ti trafiggono e ti squarciano il cervello, costringendoti a riflettere e ad elaborare un pensiero tuo. Ogni suo libro insomma ti fa discutere e ti lascia qualcosa, non passa inosservato, e non finisce nel dimenticatoio della memoria.
Per Kafka sulla spiaggia, mi dispiace ammetterlo anche a me stessa perchè lo vivo come un fallimento, ho fatto fatica ad arrivare alla fine, fosse stato un altro scrittore lo avrei abbandonato. All'inizio l'ho vissuto come un sogno comatoso, e ho aspettato il risveglio per tutto il tempo. Ma andando avanti è diventato un incubo, perchè volevo a tutti i costi dargli un senso, un ordine, un motivo. Ma un sogno è fatto d'immagini, d'iperboli e paradossi, e va accettato per quello che è, senza dargli a tutti i costi un significato, e riconosco il mio errore. Le riflessioni sulla vita, sulle occasioni mancate, su quello che abbiamo perduto e che non torna più, la morte che naturalmente porta con sè ogni ricordo di quello che siamo stati...sono riflessioni profonde che danno di per sè un senso a tutto questo. Ho letto tutte le recensioni precedenti, per capire meglio e magari scoprire un significato recondito, ma mi rendo conto che voi vi siete fatti semplicemente trasportare dal sogno, e probabilmente io invece sto troppo con i piedi per terra in questo periodo, quindi ammetto il mio limite per non averlo goduto fino in fondo. Peccato!
Indicazioni utili
Commenti
6 risultati - visualizzati 1 - 6 |
Ordina
|
6 risultati - visualizzati 1 - 6 |