Dettagli Recensione

 
Il buio oltre la siepe
 
Il buio oltre la siepe 2015-04-12 09:00:10 Vita93
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vita93 Opinione inserita da Vita93    12 Aprile, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Era peccato sparare ad un usignolo

"Non riuscirai mai a capire una persona se non cerchi di metterti nei suoi panni, se non cerchi di vedere le cose dal suo punto di vista"

Maycomb. Cittadina immaginaria dell’Alabama. Profondo Sud degli Stati Uniti. Anni trenta, periodo della Grande depressione originata dal crollo di Wall Street del 1929.
Scout, voce narrante della storia, ha nove anni. È una bambina vivace, mascolina ed intelligente, che trascorre le giornate giocando con il fratello maggiore Jem e l’amico Dill.
Orfani di madre, accuditi dalla governante Calpurnia e dal padre Atticus, avvocato integerrimo e di forti principi morali, fantasticano su Boo Radley, un vicino di casa solitario e ritenuto pericoloso da tutti.
La vicenda di Tom Robinson, un nero accusato di violenza sessuale nei confronti di una diciannovenne bianca figlia del delinquente Bob Ewell, turba la tranquillità della comunità.
Atticus, celebre per la sua fermezza e bravura nonché per le idee fortemente antirazziste, viene incaricato della difesa dell’accusato.

Il punto di vista infantile di una bambina sincera e non influenzata da pregiudizi o sovrastrutture, è il migliore per raccontare una storia che ha come temi principali il razzismo (Tom Robinson e la comunità nera) e la paura del diverso e dello sconosciuto (il misterioso Boo Radley).
Argomenti attuali e complessi ancora oggi, perfino scottanti all’epoca dei fatti narrati, tanto che negli anni trenta la segregazione razziale era in vigore in molti paesi del Sud degli Stati Uniti. Una chiusura mentale simboleggiata dalla cittadina di Maycomb, dove regna una mescolanza tra ideali segregazionisti e antirazzisti, con tante contraddizioni e ipocrisie in mezzo ai due estremi.
Emblematico il pensiero della signorina Gates, maestra di Scout, che a parole condanna le gesta di Hitler ed il modello della “razza ariana”, ma che nel suo piccolo non si comporta diversamente nei confronti dei diversi o dei meno fortunati.

Oltre alla protagonista, altrettanto ben tratteggiato è il personaggio di Atticus, esempio di coerenza e rettitudine, che oltre ad occuparsi degli incarichi lavorativi, cerca quotidianamente di far crescere bene i propri figli indirizzandoli al dialogo, alla consapevolezza e al rifiuto del pregiudizio.

Merita un’osservazione il titolo originale, “To kill a mockingbird”, ovvero “uccidere un usignolo”, una creatura innocente e inoffensiva. Sicuramente meno premonitore è il titolo scelto per la versione italiana, che si focalizza maggiormente sul timore dell’ignoto.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera