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Le vergini suicide
 
Le vergini suicide 2015-04-08 11:20:22 DieLuft
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
DieLuft Opinione inserita da DieLuft    08 Aprile, 2015
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Religioni pagane e materialismo spirituale

E il punto ultimata l'ultima pagina è stato: "Siamo sicuri che questo libro abbia qualcosa da raccontare in fondo?". Non saprei e non voglio formulare un giudizio definitivo.
Cercare di dare un senso a questo libro è stato un po' come cercare di dare un senso alla catena di suicidi delle sorelle Lisbon. Mancano troppi frammenti e gli elementi a disposizione non sono di facile interpretazione. Ho cercato e ricercato le simbologie, una traccia ma nulla. Ad un certo punto ho iniziato a pensare che le sorelle non fossero mai esistite, che fossero divinità alternative ideate dai ragazzini che narrano le vicende, e che questi ultimi le avessero inventate per riempire le loro esistenze (vacue almeno quanto quelle delle Lisbon). L'assenza di nerbo, di materia vitale in tutto il libro, avrebbe potuto spingere al suicidio tutti, allora perché solo le ragazze decidono di assecondare questa atmosfera? Una madre dispotica, instabile ed un padre ancor più impalpabile delle sue figlie possono rappresentare un motivo valido? Più valido di quanto l'apatia generale del quartiere non rappresenti da sola?
Ho trovato quasi offensivo tutto quel chiacchierare dei personaggi attorno alle sorelle Lisbon. Tutti lì a debita distanza, fermi ad origliare, ad osservare la surreale situazione col binocolo, ad allungare le orecchie per carpire i discorsi, a formulare sentenze senza interpellare di persona i veri interessati. Tutto sintomatico di una società che mormora, suppone, sputa giudizi senza mai conoscere per davvero ciò di cui sta parlando. Una società che crea, accudisce e diffonde i propri mali e poi non vede l'ora di lanciare quanti più servizi ed interviste riesca a fare.
Il coro dei narratori assiste alla tragedia come nelle rappresentazioni dell'antica Grecia ma nella tragedia moderna, fallisce non riuscendo a comunicare realmente con essa. Questi ragazzi, che cercano di rintracciare a debita distanza temporale le vicende, trattano la materia "Lisbon" quasi fosse una reliquia; le sorelle sono visioni estatiche di un qualcosa di superiore. Le osservano in attesa di una rivelazione, le pregano attendendo una risposta ma invano. Le sorelle Lisbon sono esseri spirituali nel materialismo decadente dell'America degli anni Settanta, che terminano con l'immolarsi egoisticamente. Nemmeno gli psicologi hanno la giusta chiave di lettura per le loro esistenze instabili e precarie, per dare una giusta sentenza al loro gesto.
Religione e paganesimo, materialismo e spiritualità uniti in un suicidio reale e metaforico che merita più letture ed interpretazioni.

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