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Anime perdute
 
Anime perdute 2015-04-05 07:47:08 Mario Inisi
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
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Piacevolezza 
 
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    05 Aprile, 2015
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Triangoli, anzi poligoni (con molti lati)

La storia parla di un triangolo tra due amici Max, Aaron (l'io narrante che si capisce essere l'autore) e Miriam una donna di 27 anni reduce da un campo di concentramento. L'io narrante ha 50 anni e Max 70. Altri lati meno importanti del poligono li ometto. Curioso il fatto che Singer sembra faticare a essere monogamo, ha una grande tendenza ai poligoni, e tutti i suoi personaggi desiderano dividere con lui la loro donna come segno di grande affetto e amicizia. Il fatto che Miriam ami due uomini è accettato senza discutere e anzi, la fa sembrare particolarmente generosa. La situazione sembrerebbe interessante, invece rispetto ad altri romanzi di Singer qui manca qualcosa, non c'è il solito tocco di genio e di colore, non c'è quella vivacità solita dei personaggi.
Traspare dalle pagine il senso di colpa di chi è scampato al destino degli amici e famigliari nei campi di sterminio. Un senso di colpa tale da considerare un ebreo che ha fatto il kapo nei campi, che ha frustato altri ebrei e portato i bambini nelle camere a gas, migliore di chi è scampato all'orrore. Il fatto di narrare in prima persona di se stesso sembra inibisca Isaac e soprattutto gli toglie quella onestà intellettuale totale nel descrivere le situazioni che è la colla che lega il lettore alle sue pagine. Naturalmente è sempre il libro di un grande maestro, non è un brutto libro. In un certo senso esplora i confini tra amore e principi morali, un confine interessante. Però lo consiglio solo agli appassionati di Singer. A chi non lo conosce ancora consiglio La famiglia Moskatt, il mago di Lublino e la propietà.

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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
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Davvero un bel commento, Mario.
Penso che in effetti questo sia uno dei testi 'minori' del grande scrittore. Condivido l'idea che l'approccio ad un autore debba iniziare, salvo eccezioni, dai suoi capolavori; altrimenti c'è il rischio poi di evitarne la lettura. viceversa, quando si è entrati nel mondo di uno scrittore, vi è l'interesse ad esplorarlo fino in fondo.
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Mario Inisi
05 Aprile, 2015
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Hai ragione. Ora sto leggendo il tuo Miele, l'inizio è bellissimo.
Ciao Mario, ho letto con interesse il tuo contributo. Ho già letto e apprezzato La famiglia Moskat penso che seguendo il tuo consiglio mi converrà proseguire con Il mago di Lublino.
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
06 Aprile, 2015
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La proprietà è ancora più bello, secondo me.
4 risultati - visualizzati 1 - 4

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