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Anche le ortiche profumano
Non che Tanizaki sia tra i miei autori giapponesi preferiti, eppure se barcollo e poi non mollo i bilanci sono ragionevolmente positivi. Attratta dai titoli, a questo non ho resitito. Esso deriva dal piu' completo proverbio :" Ognuno ha i suoi gusti e gli insetti preferiscono le ortiche" che, sebbene paia poco attinente nelle prime pagine, poi si presta a piu' interpretazioni.
Scritto con una penna dall'estetica non particolarmente memorabile, il Tanizaki si contempla ad opera finita. Non e'tanto una scrittura che si apprezza per la bellezza, il ritmo e' piuttosto piatto sebbene non riesca ad annoiare, ma credo possa compiacere gli estimatori di atmosfere giapponesi piu' tradizionali.
La storia narra infatti delle complicate vicende matrimoniali dei giovani sposi Misako-Kanamè, la cui filosofia e lo stile di vita abbracciano sempre piu' il vento di innovazione, in contrapposizione al vecchio padre di Misako ostinatamente legato alla tradizione. Attraverso il contrasto della coppia moderna e della loro lussuosa abitazione in stile occidentale con l'anziano accompagnato da una donna bambola di Kyoto e la dimora in perfetto stile giapponese, Tanizaki propone due estremi legati ad un elastico. Uno dei due e ' destinato a piombare verso il basso mentre l'altro non puo' che risalire, sebbene i processi non siano ancora compiuti la miscela dei due lembi e' una piacevole sfida epocale, in particolare modo quando la novita' non e' pronta a soppiantare il passato.
Il conflitto tra due mondi estremamente diversi ed incompatibili accese gli animi e le pagine di molti scrittori del secolo scorso, stabilire chi abbia ingoiato piu' ortiche non e' semplice. Del resto -Tanizaki ci insegna- se l'insetto ama le ortiche, per lui e' un piacere mangiarne ( anche se a noi pizzicano).
Buona lettura.
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Commenti
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Bellissimo :-)
Brava CUB
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