Dettagli Recensione
Nudo e Crudo
La storia dei vaqueros Billy e Boyd è una storia di sofferenze, ingiustizie e dolori; una storia degli spazi desertici immensi, delle solitudini, dei grandi silenzi . Le vicende narrate tracciano nette linee di separazione e queste linee sono il confine tra due mondi, tra due Paesi, ma anche linee di non ritorno, linee che -se oltrepassate- non permettono di voltarsi sui propri passi. "Oltre il confine" significa qualcosa in più che varcare una frontiera: è un atto di passaggio, tremendo e brutale come un rito ancestrale, tra infanzia ed età adulta, tra ideali della giovinezza e disincantamento, è il conoscimento della morte e delle sofferenze del mondo negli occhi di un ragazzo dal cuore nobile. Questa è una storia dura, veramente dura, è una finestra sul cuore torbido del mondo, in tutta la sua nudità e crudezza.
Il mondo di Mc Carthy è ricco di personaggi, ma questi, pur appartenendo alla società che li ha prodotti, sono uomini solitari, estrapolati dal contesto, simbolici. Sono pittoreschi, ma non nel senso "colorato" del termine, piuttosto rappresentano qualcosa di unico ed indelebile che va oltre la loro persona. Posseggono il potere degli archetipi, impartiscono lezioni, hanno idee sul mondo e su Dio che appaiono scaturite da una profondità abissale.
Dire che il libro di Mc Carthy sia la storia di una lupa e del suo tentativo di salvataggio è ingannare il lettore. La storia prende presto un'altra piega, inquietante e brutale. Si susseguono spari, morti, ingiustizie. Gli eventi avvengono in un silenzio surreale. I due cow boy Billy e Boyd parlano pochissimo tra loro, i dialoghi fraterni risultano improbabili. Molte vicende risultano frustranti per il lettore, non perché siano noiose -tutt'altro- ma perché vedono il protagonista passivo rispetto al mondo ed alla sua crudeltà. Il suo ostinato silenzio ed orgoglio risultano, alla lunga, contro producenti, così come la sua totale assenza di sete di vendetta. Billy ne esce sconfitto ed in lacrime.
Ho trovato molto più soddisfacente il primo libro della Triologia -Cavalli Selvaggi- rispetto a questo. Mentre il primo lo consiglierei a chiunque, il secondo è solo per i cuori più forti.
Commenti
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Ho apprezzato molto questo tuo commento, Cristiano, perché mi è sembrato di rileggere il mio, di pochi giorni fa. Mi fa piacere che abbiamo colto di questo libro più o meno le stesse cose, compreso il fatto che è inferiore al primo libro della trilogia. Intanto, sto leggendo l'ultimo...
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Trovo molto bello il tuo commento. Dell'autore conosco solamente ''La strada'' : un libro che merita di essere letto.