Dettagli Recensione
L'uomo
Nate è uno scapolo indefesso in una New York frenetica, affermato professionalmente, apprezzato dagli amici, ricercato dalle donne, presuntuosamente intelligente e stimatore di sé stesso. I rapporti stabili lo tediano, approfondire i rapporti personali spingendosi oltre l’appagamento fisico del momento lo infastidiscono. Un via vai di amanti, di eccitamenti iniziali, di rotture, di pianti altrui e sensi di colpa propri. Ma non è che stando più attento Nate, in mezzo ad una vasta gamma di esemplari, troverà quella che lo inchioda?
Un viaggio nel cervello maschile, un trattato sulla psiche femminile. Cosa pensano gli uomini quando vedono una donna? Cosa scatta? Nella staffetta del corpo umano sappiamo cosa parte per primo. E la donna come si comporta? L’autrice, tramite il personaggio da lei ideato, filosofeggia e si cala nei panni dell’antropologa, sciorinando un sapere, una cultura e una capacità di ragionamento effettivamente alti, peccando un filino di pedanteria e arrivando a conclusioni già ampiamente note e archiviate (neanche troppo lusinghiere nei confronti del mascolo). Il titolo accattivante promette una lettura sobria e curiosa, fin dalle prime pagine si è coscienti dell’illusione. Sulla capacità di scrivere nulla da obiettare, è una giornalista in carriera che collabora con importanti testate, sagace e disincantata, ma non una penna ammaliante. Il contenuto è, invece, insipido, a tratti pruriginoso per il clima sconfortante e per la personalità di Nate, perennemente impegnato in soliloqui pseudo intellettuali e in critiche sul quoziente intellettivo del gentil sesso. La differenza la si poteva fare condendo il tutto con un pizzico di verve, una manciata di umorismo, o addirittura con un briciolo di passione, dosando gli ingredienti il lettore avrebbe potuto gustare pathos e coinvolgimento leccandosi anche le dita.
Voleva forse essere una ironica descrizione dell’uomo, il risultato è invece un romanzo che lascia il tempo che trova.
Concludendo, osannato dalla critica, bocciato dalla sottoscritta, consigliato a chi non ha ancora capito le differenze sostanziali tra i sessi e coltiva vane speranze di empatia con l’uomo.
“Le donne hanno un bisogno fisico di stare in coppia proprio come gli uomini hanno un bisogno fisico di orgasmi. E’ un imperativo che determina la loro stessa natura. Gli uomini, al contrario, vogliono stare in coppia proprio come le donne vogliono un orgasmo: a volte, e nelle circostanze adatte.”
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Grazie.
Federica
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