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Non lasciarmi
 
Non lasciarmi 2015-03-12 13:13:17 siti
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
siti Opinione inserita da siti    12 Marzo, 2015
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Ishiguro?

Il romanzo diviso in tre parti presenta una voce narrante femminile: Kathy, trentuno anni, assistente da undici in una Inghilterra dei tardi anni '90.
Viene da Hailsham, un collegio immerso nella campagna inglese, e nel ricordare il suo vissuto ci presenta i pochi elementi su cui è basata tutta la vicenda: il suo lavoro, il suo passato, le sue amicizie, la sua infanzia.
Il lettore viene avvolto dal tono confidenziale, già conosciuto e tanto apprezzato da me in "Quel che resta del giorno" e si prepara ad assaporare una storia. In realtà i pochi elementi appaiono subito fumosi, accennati, non chiariti e tutta la narrazione lentamente tende a dipanare il mistero di queste esistenze mentre se ne ripercorre il cammino.
Ci si chiede subito cosa significhi assistente, donatore, quali siano gli scopi e gli sviluppi della storia. Nessun particolare viene offerto del quadro distopico proposto, tutto è taciuto e per me la lettura procede lenta e pesante; nemmeno la storia dell'amicizia mi smuove da un giudizio impietoso: mi sento deprivata del particolare, dello scenario sociale, delle implicazioni etiche, ma soprattutto delle emozioni. Non gioisco, non mi commuovo, non provo pietà, ansia o preoccupazione alcuna: mi invade una noia tremenda.
Riconosco di Ishiguro solo la maestria nel gestire la voce narrante, il resto mi pare una forzatura.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
a chi non ha letto "Quel che resta del giorno"
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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Laura, trovo prezioso il tuo commento.
Ho amato moltissimo ''Quel che resta del giorno''. Ho evitato di leggere il testo recensito per paura di non 'reggere' l'angosciante tematica. Finora ho pensato però di essermi perso un'opera di valore. Dopo il commento di una lettrice affidabile come te, vedo che qui non c'è l'Isiguro del suo capolavoro.
prezioso anche per me il tuo commento, Laura!
non mi sono mai decisa a leggerlo, qualcosa mi trattiene...
mi spiace che non ti è piaciuto.....Si magari non è un libro avvincente, ma a me mi ha dato qualcosa!
Ah che gioia !
Meno male che qualcuno la pensa come me, benche' io ami la letteratura giapponese e possa definirmi abituata alla sua lentezza, di questo libro non ho superato le 70 pagine, non solo. E' finito immediatamente in scambio .
Cominciavo a preoccuparmi, sei la prima che ne e' rimasta insoddisfatta. Siamo solo noi, cara :-)
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siti
13 Marzo, 2015
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Grazie per la fiducia, anche se in realtà penso siano più attendibili i giudizi di chi fruisce più di me il genere distopico, per quanto mi riguarda non posso che rinnovare la mia modesta opinione personale. La tematica angosciante non l'ho neppure percepita.
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siti
13 Marzo, 2015
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Ciao Silvia, non so cosa ti trattenga, io penso sia sempre meglio leggere, se attratti da un titolo e da un autore, poi ci si può fare la propria personale idea. Se si è nella condizione di voler razionalizzare il proprio tempo allora mi sentirei di dirti, viste le tue recensioni, di dedicarti ad altro.
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siti
13 Marzo, 2015
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Ciao C.U.B., felice di averti dato questo sollievo!!
Ribadisco però quanto detto in risposta a Emilio e a Silvia... tu almeno ci hai tentato, io ho cercato disperatamente di apprezzarlo, di sezione in sezione, salvo bocciarlo per i motivi espressi in recensione.
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siti
13 Marzo, 2015
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Ciao Antonella e in effetti ho letto il libro sperando di poter provare le stesse sensazioni di chi ne parla bene, ciò non è successo, peccato!!
La penso come Emilio: depennato dalla lista :-)
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siti
14 Marzo, 2015
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Grazie per la fiducia, anche se così mi brucio la possibilità di leggere le vostre opinioni in merito...peccato!
Ciao
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