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L'epopea americana di due famiglie
Una breve premessa: di John Steinbeck non avevo letto nulla; le poche volte in cui mi è capitata l’occasione di parlarne in merito, l’argomentazione è stata indirizzata su altra importante opera, cioè “Furore”. Per pura casualità, quindi, sono venuto in possesso de “La valle dell’Eden” la cui lettura mi ha lasciato affascinato.
Il romanzo è composto da due narrazioni all’apparenza indipendenti ma che si intrecciano in maniera armoniosa, e decisiva per la trama, in cui si descrivono, con dovizia di particolari, tre generazioni appartenenti alla famiglia Hamilton, di cui lo stesso Steinbeck ne fa parte, e la famiglia Trask; inoltre, hanno una precipua presenza le figure di Cathy Ames e di un servitore cinese di acuta intelligenza e fine spirito critico di nome Lee. L’ambientazione ha come luogo principale la valle del fiume Salinas nella California settentrionale in un periodo temporale che spazia dalla seconda metà dell’800 fine alla fine della 1^ Guerra Mondiale nel 1918.
I capostipiti delle due famiglie sono Sam Hamilton l’irlandese saggio, buono, filosofo, che che vive, con la sua numerosa prole di ben nove figli e la piccola e coriacea moglie Liza, in una fattoria nella parte più arida e meno produttiva della valle del Salinas, e Cyrus Trask con i suoi due figli, Adam e Charles, avuti da due differenti mogli che scompaiono prematuramente e in maniera drammatica, che vive in quella parte della valle dove il terreno è più fertile e, inoltre, riesce ad arricchirsi lavorando per il governo americano. Nella seconda generazione della famiglia Trask si frappone in maniera drastica e sconveniente Cathy Ames che rappresenterà la persona più malvagia e spietata delle due diverse saghe.
La trama è un’ininterrotta serie di vicissitudini e accadimenti che snocciolano e analizzano tutte le varie sfaccettature dell’animo umano nei suoi aspetti più profondi in cui spiccano, in antitesi, la bontà e la cupidigia, la malvagità e la riflessione, il senso di colpa e la spregiudicatezza, la magnanimità e la perversione. Sono molti i personaggi presenti in tutta la narrazione; ognuno di loro ha una peculiarità caratteriale che sarà fonte del destino che li attende al capolinea; gioia e dolore si intervallano in maniera armoniosa e inducono a riflettere sui percorsi vitali che , a similitudine di trama e ordito, riescono a tessere una storia emozionante anche se a tratti crudele e ingiusta.
Si potrebbero ancora descrivere alcuni fatti ed episodi di particolare rilevanza, ma penso debba essere il lettore ad assaporare capitolo dopo capitolo, pagina dopo pagina, la grandezza di quest’opera nei suoi più dettagliati e sorprendenti meandri.
Una lettura che innalza lo spirito e ci porta ad astrarsi dal mondo esterno fino a poter fortemente gridare nella propria mente : “TU PUOI!”
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Commenti
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Dell'autore ho letto ''Furore'' : un libro fortissimo.
IO POSSO !!!!!!!
Aiuta tantissimo nella vita.
Come sempre grazieee
Pia
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Ciao.