Dettagli Recensione
Louki
Tempo, immagini e morte sono gli argomenti ricorrenti nelle opere di Patrick Modiano. E questo libro non esce dai normali canoni. In un tempo indefinito si unificano passato e presente, in un caffè parigino giovani persone bazzicano questo luogo situato nel suggestivo nel Quartiere Latino. Belle come sempre le descrizioni – immergono il lettore in atmosfere reali e naturali, pare di esser nei posti, in un tempo intrinsecamente instabile, ma tendenzialmente meraviglioso e affascinante – di Parigi, ormai metropoli che viene tratteggiata minuziosamente cercando di ipnotizzare e sbalordire chi legge. Con una prosa scorrevole, piano piano vengono introdotti i personaggi sullo sfondo di una città complicata, distratta e alienante, si perde il contatto con essa e loro si rifugeranno nelle proprie fantasie, amplificando queste sensazioni nell’animo del lettore. È un coro di voci quello presente nel testo che compone la vera storia ripresa da diverse prospettive, Modiano delinea il personaggio di Louki, donna giovane con ambizioni da grande, il cui destino sarà compreso dal lettore in un susseguirsi di voci maschili che proveranno a trovarla, avvicinarla, intrappolarla ed amarla. È però una vita bruciata di cui si sa poco quella di Louki. Lo spazio sembra che divori il tempo, sino a quando la protagonista pone fine alle immaginazioni vane e fantastiche di cose irrealizzabili, alle speranze della gioventù perduta.