Dettagli Recensione
Romanzo insinuante
Antar vive a New York, in un futuro non molto lontano. E' un egiziano addetto alle ricerche telematiche per conto dell’IWC, organizzazione internazionale che si occupa dell’esaurimento delle risorse idriche del pianeta. Un giorno Antar si imbatte in una vecchia tessera di riconoscimento, proveniente da una compagnia presso dove lui stesso era impiegato nei primi anni Novanta. Antar è curioso di sapere a chi possa essere appartenuto quell’ id, quindi interroga Ava, il suo computer di ultima generazione. La tessera era di proprietà di un indiano, L. Murugan, «soggetto disperso dal 21 agosto 1995» e «visto l’ultima volta a Calcutta», dove si era recato per vedere il monumento, eretto all’interno del Presidency General Hospital, al maggiore medico Ronald Ross dell’Indian Medical Service. Quel Ronald Ross che, come indica un’iscrizione presente nell’ospedale, «nel 1898 scoprì in che modo la malaria viene trasmessa dalle zanzare».
Tutto ha inizio nel 1898, con la scoperta del cromosoma Calcutta, una conquista scientifica apparentemente inspiegabile in base agli strumenti e alle conoscenze del tempo. Tutto ha inizio nel lontano 1898, con la scoperta, appunto, del cromosoma Calcutta, una conquista scientifica apparentemente inspiegabile in base agli strumenti e alle conoscenze del tempo.
Per me è stata una lettura inedita in tutti i senzi poiché è il Ghosh che leggo ed è anche il primo di un autore indiano. Sembra che l'autore attinga sia al genere fantascienza sia a quello thriller, quest'ultimo a parer mio senza tanto sucesso.
Ricco di fantasia, si lascia leggere in modo piacevole specialmente all'inizio. Man mano la trama si intreccia sempre di più fino a terminare con un "finale aperto" dove sembra che l'autore si perda un po', non so se in modo voluto o meno.
Sicuramente rileggendolo si possono notare sfumature e significati che in una prima lettura possono sfuggire.