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L'amicizia
Ci sono dei legami che né il tempo né la distanza né la rabbia né il rancore possono scalfire. Uno di questi legami si chiama: Amicizia.
Nell’età dell’adolescenza la famiglia la si vede come un qualcosa distante anni luce da sé e l’amore è ancora qualcosa di irraggiungibile. All’età di 15 anni c’è solo una persona a cui si riesce a donare il proprio cuore e la propria anima: il migliore amico.
Non solo si è pronti a dare tutta la propria vita all’altra persona ma si desidera ardentemente che l’altra persona faccia altrettanto. La vita è fatta di sogni fragili soprattutto per gli adolescenti, ed il fatto di poterli condividere con un'altra persona, fortifica il proprio “io” e gli fornisce un senso di completezza.
Ecco su cosa si basa la storia di Hans e Konardin i due protagonisti di questo bellissimo libro: sulla nascita della loro amicizia sotto lo sfondo della seconda guerra mondiale. Con l’avvento del nazismo, l’odio cresceva e si diffondeva tra la gente, eppure delle anime immacolate e pure superavano anzi, ignoravano gli eventi che sovrastavano il cielo europeo. La loro amicizia aveva reso possibile che il cuore andasse oltre i pregiudizi, oltre l’odio, oltre il colore della pelle, ma soprattutto, oltre la razza.
Hans ebreo e Konardin di razza ariana non potevano essere più che diversi, eppure allo stesso tempo, più che uguali ed affiatati. All’inizio ognuno dei due aveva paura di non essere all’altezza delle aspettative dell’altro, quando in realtà, entrambi rappresentavano l’uno per l’altro la primavera per il presente, e la speranza per il futuro.
Una storia che oserei dire commovente e semplice allo stesso tempo, con un finale che fa restare letteralmente “a bocca aperta” e fa capire che l’amicizia, per quante discussioni e diversità di opinioni possa incontrare, se è vera, vive in eterno. L’amicizia di Hans e Konardin fa capire che anche nel buio infernale del nazismo, una luce di speranza mossa dalla caparbietà di cuori puri e dalla forza di volontà, porta alla vittoria del bene ed alla sconfitta del male. Soprattutto ci ricorda che, un amico non lo si perde mai: si è destinati sempre e comunque a ritrovarlo, anche se solo nel nostro cuore.
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Sicuramente sai che lo stesso autore ha scritto anche "Un'anima non vile", che è il punto di vista dell'altro ragazzo : libro parimente bello.